L’Italian Film Festival riparte a Cardiff con un candidato all’Oscar e sette première britanniche

L’Italian Film Festival Cardiff (IFFC) giunge quest’anno alla sua terza edizione sotto la direzione artistica di Luisa Pèrcopo e Luca Paci.

Il Festival, organizzato dall’Italian Cultural Centre Wales con il supporto della Lucana Film Commission e della Sardegna Film Commission, consolida il già forte legame professionale con il Chapter Arts Centre, prestigioso fulcro artistico e culturale della città, che quest’anno ospiterà tutte le proiezioni dal 22 al 26 novembre. Dal suo esordio due anni fa, l’IFFC ha più che raddoppiato la sua capacità di attirare il pubblico locale, italiano e italofilo, offrendo uno sguardo riflessivo e ironico sull’Italia contemporanea. Secondo Luca Paci, “la selezione dei tredici film indipendenti affronta diverse questioni cruciali del nostro Paese come la fragilità ed il degrado dell’ambiente, la difficoltà di vivere una vita piena in una società poco sintonizzata con la vita di persone condizionate da una disabilità fisica, l’identità e il senso di appartenenza in un mondo rapidamente in trasformazione”. “Temi che” ci tiene a sottolineare Luisa Pèrcopo “sebbene contestualizzati culturalmente in Italia, hanno una forte risonanza globale. Il pubblico ci ama e ci segue perché quello che offriamo è uno specchio in cui tutti si possono e spesso vogliono riconoscere”. “L’Italia” aggiunge “ha un posto speciale nella storia culturale gallese, grazie alla presenza di nostri connazionali sin dalla fine dell’800 e il fascino della cultura, lingua e bellezza del nostro Paese è per fortuna ancora un’attrazione fortissima anche in tempi di Brexit.”
In questa edizione il Festival presenta un programma ampliato rispetto alle edizioni precedenti, che spazia da commedie e docufilm a film drammatici e animazioni. Lungo e cortometraggi sono tutti ideati, firmati e interpretati da alcuni degli esponenti più brillanti del cinema italiano contemporaneo e comprendono tutte prime visioni in Galles di cui sette prime visioni assolute in Gran Bretagna. Ad aprire il Film Festival venerdì 24 novembre saranno A Ciambra di Jonas Carpignano, candidato italiano all’Oscar come miglior film straniero e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini presentato fuori concorso a Venezia e già vincitore di numerosi premi. Come ogni anno l’IFFC ospita registi ed attori disponibili per il Q&A con il pubblico dopo le proiezioni dei film. Tra gli artisti presenti quest’anno il leggendario attore Flavio Bucci, protagonista della commedia Il vangelo secondo Mattei (25 novembre); Silvio Soldini, regista de Il colore nascosto delle cose (24 novembre); Gianfranco Cabiddu che narra di vendetta e redenzione dal sapore shakespeariano ne La stoffa dei sogni, vincitore del Globo D’Oro di quest’anno; il popolarissimo attore e regista Pif, la cui commedia satirica In guerra per amore, ambientata durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia, chiuderà il Festival domenica 26. Saranno inoltre ospiti alcuni protagonisti del nuovo cinema italiano contemporaneo: Antonio Andrisani e Pascal Zullino, registi del già menzionato vangelo secondo Mattei; Karen di Porto, attrice e regista del vivace e intelligente Maria per Roma, preceduta dal corto d’animazione Nausicaa – L’altra Odissea disegnato e diretto da Bepi Vigna (26 novembre).
La rassegna del Festival conta anche Easy, un viaggio facile facile (26 novembre), l’irresistibile commedia di Andrea Magnani uscita da poco nelle sale italiane ma già forte di un grande successo critico e commerciale. Il festival promette molto anche per le famiglie con La storia dell’orso di Enrico Lando e il corto animato Strollica diretto da Peter Marcias e disegnato da Riccardo Atzeni (25 novembre). Le première saranno precedute da uno sguardo retrospettivo al cinema del passato in relazione al cinema contemporaneo. Together (22 novembre), il film sperimentale di Lorenza Mazzetti, ritrae la vita di due lavoratori portuali non udenti nell’East End londinese degli anni cinquanta e vede come protagonista lo scultore italo-scozzese Edoardo Paolozzi. L’IFFC ospiterà inoltre un evento speciale dedicato a Michelangelo Antonioni nel decimo anniversario della sua morte organizzato in collaborazione con la Cardiff University: la proiezione de Il Deserto rosso (23 novembre) preceduto da una tavola rotonda sul cinema del grande regista italiano e la proiezione di La cupola (2016) di Volker Sattel.
Domenica 12 Novembre abbiamo offerto un’anticipazione del Festival con la proiezione del docufilm Sponde di Irene Dionisio e il Q&A con la regista torinese in occasione del Watch Africa Film Festival con cui l’IFFC collabora da tre anni.
Per ulteriori dettagli sulla programmazione del Festival visitare: www.iffc.wales. I biglietti per l’IFFC saranno in vendita al Chapter Arts Centre (02920 304400 o www.chapter.org), con la disponibilità di 10 pass scontati per chi prenota prima.

Programma del festival (tutte le proiezioni sono al Chapter Arts Centre, Cardiff, CF5 1QE) Mercoledì 22 Novembre: 18.00: Together (1955) di Lorenza Mazzetti

Giovedì 23 Novembre: 14.00: Michelangelo Antonioni Day (in collaborazione con Cardiff University) + tavola rotonda e proiezione del documentario La Cupola (2016) di Volker Sattel; 18.00: Deserto Rosso (1964)

Venerdì 24 Novembre: 17.45: A Ciambra (2017) di Jonas Carpignano; 20.15: Il colore nascosto delle cose* (2017) di Silvio Soldini + Q&A con regista

Sabato 25 Novembre: 15.30: La storia dell’orso* (2017) di Enrico Lando + corto Strollica* (2017) di Peter Marcias con i disegni di Riccardo Atzeni; 17.30: Il vangelo secondo Mattei* (2017) di Antonio Andrisani and Pascal Zullino + Q&A con i due registi e Flavio Bucci; 20.00: La stoffa dei sogni (2016) di Gianfranco Cabiddu + Q&A con regista

Domenica 26 Novembre: 14.00: Maria per Roma* (2016) di Karen di Porto + Q&A con regista, preceduto da corto Nausicaa* (2017) di Bepi Vigna; 17.15: Easy, un viaggio facile facile* (2017) di Andrea Magnani + Q&A; 20.00: In guerra per amore (2016) di Pif + Q&A con regista

*Contrassegna prime visioni britanniche. Tutti gli altri film sono prime visioni gallesi

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