GELA – Presentato oggi alla stampa il progetto “Gela le radici del futuro”, dai suoi coordinatori Jacopo Fo e Bruno Patierno. Il progetto e’ promosso da Eni, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale della citta’, e la realizzazione e’ affidata a Jacopo Fo srl (Gruppo Atlantide). Gela con i suoi 2.700 anni di storia, reperti archeologici, beni storici di grandissima bellezza, ha anche un grande patrimonio naturale, produzioni originali agricole e artigianali. E’ una realta’ tuttavia ancora poco conosciuta in Italia e nel mondo. Oggi e’ possibile pensare ad un intervento, assieme alla attiva comunita’ locale, di rilancio di Gela attraverso iniziative artistiche e culturali in senso ampio che favoriscano la diffusione di una immagine positiva della citta’. Il progetto, e’ stato spiegato, si propone di dare “un fattivo e tangibile contributo in questa direzione e per questo rappresenta un esempio unico per Eni di collaborazione culturale sul territorio”. In particolare, e’ previsto un percorso di lungo periodo che si articolera’ da oggi fino alla fine del 2020, con la collaborazione degli enti del territorio, le scuole, le associazioni e che si concretizzera’, anno per anno, nella selezione e realizzazione di iniziative artistiche e culturali in senso lato da parte delle realta’ di Gela. Queste iniziative saranno sviluppate con il contributo professionale degli esperti di Jacopo Fo srl e l’assistenza di un Gruppo di animazione territoriale composto da gelesi che saranno selezionati e formati allo scopo. L’insieme delle iniziative realizzate costituiranno la base di un piano di comunicazione che, attraverso il web e i social, “faranno conoscere Gela a livello nazionale e internazionale, favorendo la riqualificazione della sua immagine presso i cittadini, i media, gli operatori economici”.
“Gela – ha detto Jacopo Fo – e’ cambiata molto rispetto a 20 anni fa, perche’ ha fatto molti passi in avanti. C’e’ una realta’ di associazionismo, ci sono scuole, parrocchie che stanno facendo cose strepitose. Vorremmo mettere in contatto queste realta’, fare sistema”. Bruno Patierno ha sottolineato che “Gela rappresenta un patrimonio di opportunita’ straordinario, sia dal punto di vista culturale e artistico, sia da quelli agronomico e dell’artigianato. E’ un patrimonio che in Italia e nel mondo e’ molto meno conosciuto di quanto meriterebbe. La nostra presenza qui, condivisa con Eni e l’amministrazione comunale, e’ una presenza che vuole valorizzare questo patrimonio all’interno di un percorso di lungo respiro perche’ durera’ tre anni, un tempo nel quale coinvolgeremo le realta’ delle associazioni locali e le scuole perche’ le possibilita’ di cambiamento arrivato da loro. Non abbiamo un ricetta preconfezionata. Sappiamo che qua ci sono delle opportunita’ straordinarie, ma tutto deve essere valorizzato dalle opportunita’ locali e quindi ci sara’ un programma che verra’ dettato dalle stesse associazioni e dalle scuole”. “Questa e’ una iniziativa – ha sottolineato il presidente della Raffineria Maurizio Mazzei – che mira a dare una nuova visione della realta’ e della citta’ di Gela. Con il progetto di riconversione della Raffineria, avviato oramai da due anni, abbiamo fatto una scommessa con questo territorio. E’ una scommessa sul fronte industriale, per creare una realta’ sostenibile con i nuovi paradigmi delle societa’ moderne, ma soprattutto punta a dare un respiro culturale e un’immagine nuova a questa citta'”. Anche il sindaco Domenico Messinese ha rilevato che “Gela ha grandissime potenzialita’, pero’ e’ uno scrigno magico che resta chiuso al mondo. Gela merita di rilanciare la sua immagine”.