CALTANISSETTA – “Lo sport è salute, rispetto delle regole, occasione di aggregazione ed aiuta ad affrontare il disagio giovanile e a contrastare la devianza” questo il messaggio che l’ex bomber Totò Schillaci ha lanciato ai tanti studenti nisseni accorsi al teatro Regina Margherita per la seconda giornata della terza edizione del “Salus Festival, il festival dell’educazione alla salute” promosso dal Cefpas e dall’Assessorato regionale della Salute e realizzato in città grazie alla rete istituita con il Comune, Asp, Consorzio Universitario, Ufficio scolastico Provinciale, ordini professionali, Comitato consultivo aziendale Asp, associazioni di volontariato e del terzo settore e Coni.
Ricordato per le sue prodezze e i gol al campionato nazionale 90 dove si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere Totò Schillaci è stato accolto, tra un selfie e numerosi autografi, con entusiasmo dai giovani dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Veneto”dove si sta svolgendo l’iniziativa “Quartieri in salute” e poi a Teatro.
“Alimentazione, attività fisica e sport, sani stili di vita” il convegno che ha visto ospiti d’eccezione oltre Schillaci anche Alessandro Campagna commissario tecnico della nazionale italiana di Pallanuoto maschile, Maria Cocuzza ballerina, ginnasta, giudice di gara internazionale e allenatrice e Francesco Venza direttore generale dell’Orlandina Basket, i quali hanno ribadito l’importanza di uno stile di vita attivo, di un’alimentazione bilanciata ma soprattutto l’importanza di praticare sport sin dai primi anni di vita grazie anche al coinvolgimento delle scuole a partire da quelle primarie.
Ad affrontare l’argomento sotto un aspetto più scientifico: Antonio Bonura direttore del Dipartimento di prevenzione Asp di Caltanissetta, che assieme a Daniela Falcone dirigente medico del Cefpas ha moderato l’evento; Salvatore Requirez coordinatore del Piano regionale della prevenzione e dirigente Responsabile del Servizio 5 – DASOE dell’Assessorato della Salute; Pippo Russo sociologo, saggista, giornalista e docente all’Università degli studi di Firenze.
“Nel nuovo piano regionale della prevenzione – ha dichiarato Salvatore Requirez – l’educazione sanitaria e la promozione della salute costituiscono oggi la parte prevalente di ogni azione di programma orientata alla prevenzione. I primi macro obiettivi del nostro piano, che nel 2018 si avvia alla sua prima conclusione, rappresentano proprio questo tipo di indirizzo ossia sgravare la regione dalla prevalenza di patologia cronico degenerative, puntare sugli screening, la lotta al disagio psichico, alle dipendenze, all’obesità, agli incidenti stradali, all’obesità e non ultimo gli incidenti domestici che sotto il profilo sociale ma anche sanitario stanno diventando sempre più una voce importante del capito di spesa del bilancio regionale orientato alla salute”.
Requirez è anche intervenuto sulle esperienze condotte nell’ambito della rete integrata territoriale del programma regionale Fed (Formazione, educazione e dieta) basato sulla promozione delle dieta mediterranea.
Preoccupanti i dati sull’obesità illustrati nel corso del suo intervento da Antonio Bonura. Secondo il rapporto Osservasalute 2016, che fa riferimento ai risultati dell’Indagine Multiscopo dell’Istat “Aspetti della vita quotidiana” emerge che, in Italia nel 2015, più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%); complessivamente, il 45,1% dei soggetti di età ≥18 anni è in eccesso ponderale. Come negli anni precedenti, le differenze sul territorio confermano un gap Nord-Sud in cui le Regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone maggiorenni obese (Molise 14,1%, Abruzzo 12,7% e Puglia 12,3%) e in sovrappeso (Basilicata 39,9%, Campania 39,3% e Sicilia 38,7%) rispetto a quelle settentrionali (obese: PA di Bolzano 7,8% e Lombardia 8,7%; sovrappeso: PA di Trento 27,1% e Valle d’Aosta 30,4%).
La percentuale di popolazione in eccesso ponderale cresce all’aumentare dell’età e, in particolare, il sovrappeso passa dal 14% della fascia di età 18-24 anni al 46% tra i 65-74 anni, mentre l’obesità passa, dal 2,3% al 15,3% per le stesse fasce di età. Inoltre, la condizione di eccesso ponderale è più diffusa tra gli uomini rispetto alle donne (sovrappeso: 44% vs 27,3%; obesità: 10,8% vs 9%).
“Oggi – ha affermato Antonio Bonura — avremo il piacere di parlare con tantissimi giovani e dei problemi legati agli stili di vita non sempre corretti, dall’alimentazione sbilanciata portata più agli zuccheri e ai grassi che al consumo di frutta e verdura che noi consigliamo, alle abitudini voluttuarie che a volte sono nocive quali il fumo e l’alcool che costituiscono oggi per i giovani un problema”.
“Vivo sano respiro bene” il messaggio che gli studenti del liceo del Liceo scientifico “A. Volta” hanno voluto lanciare ai loro coetanei con la proiezione di video e cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto #Polmone3.0 ideato e realizzato da Pasquale Scarantino direttore UOC Peneumologia dell’Asp di Caltanissetta per sensibilizzare gli studenti ai corretti stili di vita per un’efficacia prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio.
“Parlare di prevenzione nella nostra scuola – ha affermato la professoressa Mariella Paruzzo, referente del progetto per il liceo scientifico – è pane quotidiano. Quest’anno abbiamo cominciato la nostra attività di educazione alla salute partecipando all’iniziativa #polmone3.0 che ha visto i ragazzi cimentarsi in attività laboratoriali e nella realizzazione di video sul tema della salute e della prevenzione alla lotta contro il fumo. Ringrazio gli organizzatori del Salus di averci invitati offrendoci l’opportunità di poter dimostrare quello che si fa a scuola”.
Pressione alta, fumo, obesità addominale, una dieta inadeguata e la mancanza di attività fisica” – sono i fattori responsabili dell’80 per cento di tutte le cause di ictus. Argomento affrontato da Giuseppe Maria Vecchio direttore UO RM-Neuroradiologia e da Michele Maria Vecchio direttore UOC di Neurologia, entrambi del presidio ospedaliero “S. Elia”.
Tra gli interventi anche quello della biologa Ilaria Milazzo di Caltaqua che ha affrontato il tema della qualità delle acque di uso potabile.