Le attese della vigilia sono state confermate: nel primo e unico confronto Tv tra i candidati alla presidenza della Regione Siciliana il tema più discusso, quello che ha acceso gli animi, è stato il tema delle liste pulite e degli impresentabili. La domanda è arrivata, più o meno indirettamente, dalla conduttrice della trasmissione “1/2 in più” Lucia Annunziata e si è trasformata in un assedio da parte di Claudio Fava, candidato della sinistra, e Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 stelle, a Nello Musumeci, in corsa per il centrodestra.
“Abbiamo commesso un errore a delegare la caratura morale dei candidati a quello che dicono i Tribunali. A Catania c’è un candidato nelle liste a sostegno di Musumeci che si chiama Riccardo Pellegrino che ha il certificato penale pulito ma fa i comizi inneggiando e rimpiangendo le famiglie mafiose: Nello, io avrei detto o lui o io”, ha detto Fava. Ha rincarato la dose Cancelleri: “Chi pratica gli impresentabili diventa impresentabile, Musumeci aprendo le sue liste a queste persone ha infangato la sua storia: si porta dietro uomini di Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo e Francantonio Genovese. E in questo frangente si è comportato come Ponzio Pilato, lavandosene la mani”.
Musumeci, al suo primo confornto con gli altri candidati, a quel punto si è difeso “I nomi dei candidati, 300 nelle cinque liste che mi sostengono, li ho appresi da giornali: è l’amara realtà. Inoltre – è passato al contrattacco – l’unico impresentabile, caro Cancelleri, sei tu”, ha detto il candidato del centrodestra mostrando alle telecamere l’ordinanza del Tribunale di Palermo che ha accolto il ricorso di un attivista escluso dalle ‘Regionarie’ con cui i 5 stelle hanno scelto i candidati alle regionali del 5 novembre.
Fisicamente in studio con la Annunziata c’erano Fava e Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra. Quest’ultimo è rimasto più in disparte nel dibattito, tanto che a un certo punto la conduttrice gli ha lasciato del tempo per recuperare: “I siciliani hanno problemi più importanti da risolvere, dalla disoccupazione giovanile alle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà. Bisogna rispondere innanzitutto a queste domande basilari dei siciliani, tutto il resto ai cittadini non interessa. Dovrei dire che nelle mie liste ci sono persone per bene? Questa dovrebbe essere la normalità, non dovremmo nemmeno specificarlo”. I due sono stati interrogati anche sulla possibilità che, separandosi, abbiano condannato la sinistra a una sconfitta. “Nella coalizione che sostiene Micari – ha detto Fava – ci sono troppi volponi di una vecchia politica che non ci piace”.
In collegamento esterno, come Cancelleri e Musumeci, anche Roberto La Rosa, candidato dei Siciliani liberi, che è stato protagonista di un “siparietto” con la Annunziata. “Se parliamo di legalità – ha detto – dobbiamo parlare di una violazione della legalità ancora più grave, ovvero il mancato rispetto di un documento costituzionale come il nostro Statuto”. La conduttrice, poi, lo ha interrotto mentre stava raccontando del progetto della istituzione della Zona economica speciale (Zes) per la Sicilia. La Rosa ha quindi polemizzato sul poco tempo che gli era stato concesso. E la Annunziata ha replicato: “Lei è talmente piccolo che avremmo anche potuto non invitarla, lo abbiamo fatto solo perché siamo democratici”. Ma i due, alla fine della trasmissione, si sono riappacificati.
di Maria Teresa Camarda – LiveSicilia.it