Il progetto Erasmus plus prevede uno scambio culturale con altri 4 paesi dell’UE: Romania (paese coordinatore), Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. L’obiettivo è lavorare insieme per individuare strategie e contrastare i crescenti
Nel corso della settimana, come da progetto, la realizzazione sia di momenti di lavoro a scuola sia momenti di svago e di conoscenza del territorio e della cultura ceca.
Gli alunni hanno fatto vita di classe e hanno potuto apprezzare l’ottima organizzazione didattica e una impostazione scolastica meno selettiva della nostra (il loro sistema scolastico non prevede esami intermedi né conclusivi) che nei primi anni del curriculo ha solamente l’obiettivo della integrazione e della alfabetizzazione scolastica.
Scuole molto grandi e con spazi estesi predisposti e funzionali alla didattica laboratoriale per via di laboratori ben attrezzati e frequentati dagli alunni cechi con spostamenti continui. Il calendario orario prevede lezioni di 50 minuti e 10 minuti per gli spostamenti da un laboratorio all’altro. La
Importantissima è stata l’attività di tutoraggio che hanno fatto i ragazzi cechi ai nostri alunni: già si erano incontrati nel mese di maggio presso la nostra scuola e quindi erano già in confidenza. Rilevante e positiva la conoscenza dei luoghi e del territorio relativa al contesto di riferimento;
Un’ottima impressione quella riportata dagli ospiti italiani che hanno potuto apprezzare la civiltà del popolo ceco: in maggioranza gente mite, silenziosa e pacifica. Sicuramente tali scambi con altre scuole dell’Europa permettono ai ragazzi di sentirsi cittadini europei e anche di aprire precocemente gli occhi sul mondo, facendo esperienze culturali di conoscenza degli altri.
Tutti i nostri alunni hanno ottenuto un Europass che varrà loro come credito alla scuola superiore, viaggiatori riconosciuti e consapevoli per una vera integrazione e cittadinanza europea.
Bisogna precisare che la scelta degli alunni è stata principalmente dettata dalla disponibilità dei genitori a fare partire per una settimana all’estero i propri figli. Ci si augura, vista la positività dell’esperienza, che ci sia da parte delle nostre famiglie una maggiore condivisione e fiducia in tali progetti, così da estendere la partecipazione a un numero sempre più crescente di allievi.
(prof. Tonino Calà)