Il festival della letteratura ‘Sicilia…dunque penso’ quest’anno si celebra negli ‘spazi aperti’ del centro storico

Con Vitruvio nasce il concetto di ‘città ideale’, un modello a cui fedelmente adeguarsi, che rispettasse cioè; l’imago urbis. Era insita in quel sistema di edifici terme, anfiteatro, teatro, basilica, tempio e foro, dove il popolo veniva coinvolto in tutte quelle attività che interessano la vita dell’uomo, la opportunità e necessità di condivisione di: spazi, pensieri e momenti, dai più nevralgici, riguardanti decisioni politiche, ai più frivoli, come per esempio quello di banchettare insieme. Il cittadino aveva un peso ed una notevole considerazione da parte di chi amministra la giustizia, da parte di chi insegna ciò che giusto e ciò che invece non lo è, da parte di chi prende iniziative per la città in qualità di politico.

Il festival ‘Sicilia… dunque penso’ nasce col medesimo proposito: condividere momenti di riflessione, con gli scrittori, i pensatori che, saranno i protagonisti degli incontri e condividere anche, momenti laboratoriali di gioco che coinvolgeranno adulti e giovani, con l’obiettivo di diventare un unico insieme: ‘la città’. Da qui l’idea di uno spazio aperto, in cui la cultura si apre al dibattito, alle opinioni e soprattutto a tutti, senza che questa venga delimitata da mura o stanze nelle quali si discute in pochi, una èlite che si ponga al di sopra degli altri; d’altronde il tema ‘legàmi‘’ nasce proprio con l’intento di coinvolgere tutti: colui che nasce in questa città, colui che si ci è trasferito successivamente, colui che viene da un altro paese, perché le idee di ognuno si confrontino e diano spazio ad un dibattito culturale che ha luogo proprio nella nostra terra, la Sicilia, madre delle molte e diverse popolazioni che vi si sono insediate e che lei ha accolto in una mescolanza che, resta tutt’oggi palpabile.

La manifestazione si svolgerà nell’isola pedonale, in un percorso che prende avvio da corso Vittorio Emanuele e proseguirà sia in piazza Garibaldi sia in corso Umberto. 

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