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Elezioni Regionali. Il ritorno di Michele Ricotta: “valorizzare il lascito etico ed ideale del passato per affrontare le sfide del presente”

Redazione

Elezioni Regionali. Il ritorno di Michele Ricotta: “valorizzare il lascito etico ed ideale del passato per affrontare le sfide del presente”

Ven, 13/10/2017 - 00:50

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“Ho messo a disposizione la mia candidatura convinto di vivere questa nuova esperienza con lo stesso entusiasmo di quando ho cominciato e rinnovo il mio impegno. La militanza politica è per me un atto di servizio a favore della gente”. Con queste parole Michele Ricotta, 69 anni, serradifalchese doc, spiega le ragioni della sua candidatura e dell’adesione al lungimirante progetto di Nello Musumeci con #diventeràbellissima.

Politico di lungo corso ha sempre coniugato con mirabile perseveranza la sua passione per la politica con la professione e con la famiglia,  sposato e padre di tre figli, fulcro della sua vita.

Laureato in Medicina e Chirurgia, ha svolto la sua professione come Primario di Chirurgia presso gli ospedali di Mussumeli e Canicattì. Nell’Agosto del 2012 fu nominato Direttore del Cefpas. Impegnato  nel sociale, attualmente è componente del Consiglio di Amministrazione di Casa Famiglia Rosetta.

Di formazione cristiano-cattolica ha messo in atto il suo credo, prodigandosi sempre per venire incontro alle necessità degli altri: l’impegno profuso nel lavoro ha accompagnato il suo servizio in politica.

Consigliere Comunale dal 1975 al 1990, ha ricoperto l’incarico prima di Assessore alla Sanità, poi quello di Ass. ai lavori pubblici mantenendo il suo impegno come capo gruppo consiliare. Sindaco di Serradifalco dal 1987 al 1989. Deputato regionale dal 1996 al 2001, durante il quale ha ricoperto la carica di Presidente della VI Commissione Sanità. Completata la XII legislatura, ha un breve rientro durante la XIII legislatura. Sindaco, ancora una volta, di Serradifalco dal 2005 al 2010.

Ricotta è pienamente convinto che in questa epocale fase di passaggio ci sia tanto da fare. Un “da fare” che implica per ciascuno il dovere di spendersi per la collettività, per cui vuole continuare il proprio impegno per costruire la cultura politica del futuro, valorizzando al meglio il lascito etico ed ideale del passato per affrontare le sfide del presente.