CALTANISETTA – Martedì 10 ottobre alle ore 17.30, presso la Sala Dante della Biblioteca Comunale “Scarabelli”, si svolgerà un incontro con lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro Strabuttanissima Sicilia. Quale altra rovina dopo Crocetta? (La Nave di Teseo).
L’incontro è stato organizzato dall’Officina della Partecipazione del Polo Civico – Cives 3.0 “Leonardo Sciascia”, nella necessità comune di riflettere su quanto in qualità di cittadini ci apprestiamo a scegliere il 5 novembre attraverso il voto alle Elezioni Regionali.
Chiusi liste e listini, congegnati in modo che siano fatti salvi i potentati del trasversalismo di sistema, sembrerebbe che ai cittadini siciliani non resti che decidere a quale sommatoria di voti vorranno dare fiducia: non a un progetto politico, non a una visione di sviluppo, non a una volontà di riaggregare dal basso, non a un nuovo gruppo dirigente che nel tempo storico attuale focalizzi e affronti le diverse “polveriere” che minano la coesione sociale, l’ambiente, il ruolo europeo della regione.
Sinora si è parlato poco di responsabilità del passato e del futuro: tutti troppo concentrati a garantire la transumanza dei “pacchetti” di voti “a servizio” dei singoli a prescindere da quale contenitore li accolga.
Cinque milioni di cittadini attendono un rinnovamento, non dalle forze colonizzatrici di Lega & co. e dai protagonisti della sicilianità del 61 a 0, né dalle vecchie feudalità costruite attorno a carriere personali e a coacervi di interesse (sanità, rifiuti, forestali, ecc.).
Non volendo essere complici di un sistema che intende “far perdere” la Sicilia, per “far vincere” una governabilità ad uso e consumo dei rappresentanti, capovolgendo le premesse civiche tanto sbandierate da tutti, cominceremo a parlare di Statuto Speciale, Ius soli, trasporti, sanità e burocrazia regionale, auspicando che cittadini liberi e volenterosi trovino le energie per fare sistema e contribuire alla costruzione di un nuovo ed irrinunciabile orizzonte.
Ruben Giamporcaro, portavoce dell’Officina, introdurrà l’incontro; Ivana Baiunco intervisterà l’autore; Maurizio Diliberto leggerà i brani tratti dal libro.
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Mi spiace non essere stato presente, per motivi logistici.
Buttafuoco è ancora un intellettuale (degno del più alto significato del lessema) che spiega le cose che capisce.
A differenza di chi non capisce quello che spiega.
Lo ripeto da tempo immemore che i siciliani ( non tutti, certo) non conoscono la loro Storia, e forse inutilmente Leonardo Sciascia ha provato a raccontarla loro con decine di libri e articoli su tutti i giornali: le mafie sono l'indifferenza dei siciliani a rendersi protagonisti contro le mafie. Eppure gli esempi di protagonisti, eroici persino! ci sono e tanti.
Non dobbiamo morire tutti per combattere le mafie, ma combattere i mafiosi! E ognuno di noi siciliani sa chi sono i mafiosi, paese, per paese, città per città: non di rado nelle stesse cosiddette istituzioni, visti i rinvii a giudizio e le condanne di cadenza, pardon: di sentenza quotidiana.
Non vogliono capire che possono essere protagonisti del loro destino, solo se i siciliani cambiano destino; vale a dire quello perfettamente opposto alle cariatidi della politica che riescono sempre a fregare i siciliani, elezioni dopo elezioni.
Li conosciamo tutti quelle cariatidi, da 10, 20 e 30 anni sempre gli stessi, pure se sotto diverse bandiere.
Dimentichiamoci di loro, non diamo loro nemmeno un voto. Il futuro così lo creiamo noi e non lo subiremo più dagli altri.
Il futuro di quegli altri è la conservazione dei loro privilegi, pagati da noi, da quelli che non ne hanno nessuno!
il 5 novembre 2017 diamo un segnale di effettivo cambiamento di politica e di politici, intanto andando tutti a votare, senza astensioni, compiendo il nostro -diritto-dovere di elettori. Se ci saranno, come mi auguro e credo, i previsti cambiamenti. tutta l'Italia ne sarà coinvolta.