ROMA – Il generale dei Carabinieri Giuseppe Governale assume oggi la carica di direttore della Direzione investigativa antimafia subentrando al generale della Guardia di Finanza Nunzio Ferla.
Governale, che arriva alla Dia dopo due anni e tre mesi alla guida del Ros, e’ nato a Palermo, e’ sposato ed ha tre figli. Laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, nel corso della sua carriera ricopre numerosi incarichi di comando territoriale e di staff presso il Comando Generale dell’Arma.
Si arruola nell’Arma nel 1978 frequentando l’Accademia Militare di Modena, proseguendo l’iter presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri dal 1980 al 1982. Promosso tenente, dopo una breve esperienza alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma e al Nucleo Scorte della Legione capitolina, nel 1984 diventa comandante del Nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Napoli Centro per poi assumere dal 1987 il comando della Compagnia di Livorno.
Nel 1991 a Milano regge la Compagnia Porta Monforte prima di essere destinato nel 1994 al Comando Generale dell’Arma, prima quale addetto all’ufficio Personale Ufficiali e dal 1997 al 2001 capo Sezione all’ufficio Legislazione, incarichi inframmezzati dalla frequenza della Scuola di Guerra italiana.
Nel 2001 assume l’incarico di comandante provinciale dei Carabinieri di Modena. Nel 2003 torna a Roma quale capo Ufficio Addestramento e Studi della Scuola Ufficiali. Per le pregresse esperienze nel settore giuridico-legislativo, nel 2005 e’ nominato “legal advisor” del comandantr del Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa.
Nel 2007 ritorna all’organizzazione territoriale dei Carabinieri come comandante provinciale di Catania, incarico che ricopre per tre anni, fino al 2010 quando diventa capo Ufficio del Personale Marescialli del Comando generale. Nel 2013 il neodirettore della Dia torna in Sicilia, questa volta con il grado di generale di Brigata, al comando della Legione Carabinieri. Dal luglio 2015 regge il Comando del Raggruppamento operativo Speciale, struttura operativa di vertice dell’Arma, riscuotendo numerosi successi sia sul fronte del contrasto alla criminalita’ organizzata che nella lotta al terrorismo.