ROMA – Condanna a 24 anni di reclusione per il nisseno Valentino Talluto, il 33enne sieropositivo accusato di aver contagiato decine di donne conosciute in varie chat a partire dal 2006, con le quali voleva avere solo rapporti sessuali non protetti, senza averle mai informate prima di essere affetto dal virus dell’Hiv e inventando ogni volta una scusa per non usare il preservativo. Lo ha deciso la terza corte d’assise di Roma dopo quasi undici ore di camera di consiglio.
Talluto e’ stato riconosciuto responsabile del reato di lesioni aggravate dal vincolo della continuazione, ad eccezione di due casi, mentre e’ caduta l’accusa di epidemia dolosa per la quale il pm Elena Neri aveva chiesto l’ergastolo.
Alla lettura della sentenza, Talluto, che ha aspettato per tutta la durata della camera di consiglio nella cella che si affaccia nell’aula bunker di Rebibbia, non ha fatto una piega.
Sono 57 gli episodi di cui l’imputato doveva rispondere, tra contagi diretti (30 amanti) e quelli indiretti (riferiti a tre partner di donne in precedenza infettate e a un bimbo, nato nel maggio del 2012, figlio di una straniera con cui l’indagato aveva avuto rapporti e al quale era stato diagnosticato il virus dell’Hiv all’eta’ di otto mesi) oltre ai casi di 20 donne scampate all’infezione, un destino condiviso anche da tre uomini che con Valentino hanno preso parte a rapporti sessuali a tre. Nel corso dei vari interrogatori resi nel corso delle indagini, Talluto, pur dicendosi dispiaciuto per quanto accaduto, si e’ sempre difeso sostenendo di non essere consapevole dei danni che avrebbe potuto causare per la sua sieropositivita’.