CALTANISSETTA – È il Presidente del Governatorato della Città del Vaticano, vale a dire il capo del governo dello Stato più piccolo e più importante del mondo: il cardinale Giuseppe Bertello, ospite a Caltanissetta per la solenne celebrazione che ha concluso i festeggiamenti per il 40° della fondazione della parrocchia S. Pietro.
È stato esponente di spicco della diplomazia vaticana: nunzio apostolico nei territori più complessi e tormentati del terzo mondo, in diversi continenti, a dirimere con sapienza mediazioni in realtà difficili come il Ruanda e il Burundi, dove ha svolto con coraggio funzioni di pacificazione in una guerra sanguinosa tra le diverse etnie in lotta tra loro. Nominato da Giovanni Paolo II osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio della Nazioni Unite di Ginevra, nunzio apostolico in Messico e poi in Italia; Benedetto XVI lo ha voluto nel 2011 Presidente del Governatorato Vaticano e Papa Francesco nel 2013 lo ha scelto, unico tra i porporati italiani, a far parte della Commissione che sta mettendo a punto la difficile riforma della Curia romana.
Una personalità di assoluto rilievo quindi, che ha portato alla nostra Diocesi il saluto del Santo Padre e che è stato accolto a S. Pietro da una chiesa di famiglie, da una comunità “intelligente, vivace e operosa, una delle più belle di tutta la Diocesi” come ha detto il Vescovo Mons. Mario Russotto nel suo indirizzo di saluto.
Una folla strabocchevole, fin sul sagrato esterno della Chiesa, centinaia di bambini seduti ai piedi dell’altare dopo avere accolto il cardinale schierati sui due lati dell’ingresso con fiori bianchi e gialli (i colori del Vaticano), decine di giovani attivi nella parrocchia a coordinare insieme alle catechiste la complessa regia dell’evento, sotto la guida amorevole e determinata del giovane parroco, don Rino dello Spedale Alongi.
Durante l’ultimo anno un ricco percorso di iniziative spirituali, culturali e solidali ha irrobustito l’identità di una parrocchia, nata nel 1977 per volontà di Mons. Garsia in un quartiere di nuova espansione, che ha lottato per potere insediare e costruire la chiesa in uno spazio urbano che la speculazione edilizia voleva condizionare, e che per 40 anni, si è distinta per l’autonomia del suo laicato e la coerenza di molte battaglie anche civili.
Molto impegnata sul fronte della solidarietà con i più deboli, con le periodiche raccolte alimentari e con tanti gesti concreti: la borsa di studio per sostenere all’università un giovane parrocchiano e una retta per sostenere un seminarista. E poi l’Università senza età per i meno giovani, con tante iniziative culturali che hanno fatto della parrocchia, del suo auditorium e del suo grande anfiteatro un punto di riferimento per tutta la comunità cittadina in ogni periodo dell’anno.
Questa estate il pellegrinaggio in Terrasanta, guidato da Mons. Russotto, ha portato la comunità parrocchiale proprio sulle orme di Pietro in tutti i luoghi che hanno visto la nascita della Chiesa e la predicazione di Cristo, con una esperienza di forte intensità spirituale che ha coinvolto profondamente le persone e le famiglie che hanno partecipato.
Una “Chiesa in uscita” da 40 anni dunque, quella della comunità di S. Pietro e oggi di tutta la Diocesi nissena, segnata dalla presenza di pastori impegnati e promotori della corresponsabilità dei laici, che in un territorio spesso caratterizzato dalla rassegnazione all’abbandono rappresenta ancora uno spazio di speranza condivisa e di partecipazione.
40° della fondazione della parrocchia S. Pietro: il Cardinale Bertello a Caltanissetta
Dom, 08/10/2017 - 14:55
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