Raccolta differenziata, primato con dato molto positivo per la provincia di Caltanissetta A confermarlo sono i dati, riferiti al primo quadrimestre del 2017, recentemente pubblicati dall’Ufficio speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata, dati immessi dai responsabili comunali accreditati su apposita piattaforma informatica web gestita dall’Ufficio e la cui veridicità è attestata dai responsabili comunali dei servizi di igiene urbana e dai sindaci con autocertificazione. Con il valore medio quadrimestrale di 13,54 per cento di rifiuti differenziati rispetto ai rifiuti totali prodotti, il Siracusano si trova all’ultimo posto tra le province siciliane.
Il dato più positivo si riscontra nella la provincia di Caltanissetta al 36,04 per cento, seguito dal dato di Trapani, al 31,32. Seguono poi Agrigento con il 28,45 per cento, Ragusa con 25,83, Catania con 23,28, Enna con 21,77, Messina con 21,70. A precedere Siracusa, al penultimo posto, si trova il capoluogo regionale Palermo con 17,60 per cento.
C’è tuttavia un dato che conferma quanto era stato messo in evidenza sin dal primo tour dell’Ufficio in giro per l’Isola nell’autunno del 2016: la preoccupante situazione delle grandi città. Ed in effetti tra i cento comuni che hanno pienamente superato l’esame ce ne sono pochissimi che superano i diecimila abitanti: Ribera (20 mila abitanti e 76,7%), Mazzarino (12 mila abitanti e 79%), Belpasso (28 mila abitanti e 67%), Menfi (12 mila abitanti e 64,5%), Raffadali (12 mila abitanti e 75%), Alcamo (45 mila abitanti e 63,3%), Misterbianco (49 mila abitanti e 61,6%), Scordia (17 mila abitanti e 57,4%), Marsala (83 mila abitanti, 54,7%), Comiso (30 mila abitanti e 52,96%), Salemi (poco più di 10 mila abitanti e 59,6%), Biancavilla (24 mila abitanti e 56,1%), Piazza Armerina (21 mila abitanti e 53,2%).