Se n’è andato lontano da quelle telecamere che, nel pieno degli anni 2000, gli hanno conferito un’inattesa popolarità ad Agrigento prima ed a livello nazionale poi, specie quando la sua singolare campagna elettorale per le provinciali del 2003 è stata ripresa anche dalle tv nazionali; si è spento Giovanni Bivona, uomo semplice e conosciuto in precedenza soprattutto per la sua abilità con le forbici essendo stato per anni barbiere ad Agrigento.
Un uomo della provincia e di grande umiltà, che ha strappato non poche risate agli agrigentini con un modo di proporsi forse fin troppo genuino ma che ne ha fatto, in fin dei conti, una vera e propria ‘maschera’ ed un personaggio che in televisione ha rappresentato tra ironia e finzione il classico ‘uomo della strada’ agrigentino.
In tanti hanno riso quando il collega Lelio Castaldo su Teleacras lo ha portato per la prima volta in tv: in principio fu una puntata di Opinioni ad inizio anni 2000, poi un ‘confronto’ con il signor Costanzino, un reduce della seconda guerra mondiale che si è ritrovato anche al servizio di Mussolini, infine una vera e propria rubrica; presunte lettere d’amore o di agrigentini afflitti da problemi sentimentali, oppure ancora improbabili spiegazioni in siciliano delle poesie di Dante o delle opere di Shakespeare, passando anche da ‘discorsi di fine anno’ con tanto di scenografia della Casa Bianca alle spalle. Non si è mai capito dove finiva lo scherzo e dove iniziavano i momenti seri e viceversa; si rideva, si prendeva con ironia tutto ciò che Giovanni Bivona commentava davanti le telecamere.
Poi la candidatura al consiglio provinciale, un video elettorale che ancora oggi su YouTube appare virale e con migliaia di visualizzazioni: pugni sbattuti al muro in segno di protesta, immagini girate a Bonamorone con tanto di frase ‘Grazie che ho bevuto’ (una delle espressioni da lui più utilizzate), anche in questo caso il confine tra ironia, finzione e realtà è apparso molto labile e diverse tv nazionali hanno rilanciato sia lo spot che il suo nome oltre lo Stretto.
In tanti hanno riso guardando Giovanni Bivona, ora in tanti hanno pianto sentendo la notizia della sua scomparsa e questo perchè, in fondo, oggi ridere e prendere con ironia i tratti più strani del nostro modo di essere ‘giurgintani’ è diventato tremendamente difficile: questa città sembra aver iniziato a prendersi troppo sul serio, si è svuotata in parte della sua spensieratezza ed appare perseguitata da una vita sempre più tetra e senza la presenza di tanti suoi giovani andati fuori.
Si è spenta una maschera genuina e ad Agrigento la notizia ha messo tristezza: ad annunciare la morte di Giovanni Bivona è stato lo stesso Lelio Castaldo su Facebook; proprio sui social, sono tanti gli agrigentini che in queste ore hanno espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di un personaggio che, alla fine, è stato sempre amico di tutti. (di Mauro Indelicato, fonte infoagrigento.it)