Dal 5 al 7 ottobre, il capoluogo nisseno ospiterà la IV edizione del festival della letteratura “Sicilia dunque penso” il cui tema di quest’anno è ‘Legami’.
L’associazione “Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti” sez. prov. di Caltanissetta, parteciperà all’evento nelle giornate del 5 e 6 ottobre; in particolare, presso la Cattedrale Santa Maria la Nova in p.zza Garibaldi, assisteremo ad una lettura al buio del testo “Per Sempre”, ideato per l’occasione dalla nota scrittrice Silvana Grasso.
La dottoressa Francesca Panzica, psicologa, insegnante presso un istituto di scuola elementare e consigliera “dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti” si cimenterà nella lettura del testo in braille, un sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed ipovedenti che consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, impressi con un punteruolo su fogli di carta spessa o di plastica; la sua lettura sarà accompagnata al violino dalla giovanissima Chiara Occorso.
La lettura fatta integralmente al buio si propone di riflettere sulla funzione della letteratura e di come questa possa unire nell’ascolto tutti, superando le diversità che caratterizzano ognuno di noi, come per esempio l’essere vedenti o meno, offrendo in tal modo un’immagine nuova di lettura, tale da superare tutti quegli stereotipi del caso.
Un momento suggestivo, malioso, capace di aprire una finestra su un mondo che è poco conosciuto, ossia quello dell’immaginazione, il ruolo cioè che gioca la fantasia nella lettura e soprattutto nell’ascolto.
A tal proposito il presidente “dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti” Alessandro Mosca, che ha da sempre lottato per la salvaguardia e la costituzione dei diritti a favore dei non vedenti, si dimostra entusiasta della manifestazione che, oltre a costituire un momento di piacevole intrattenimento, per coloro che assisteranno, potrebbe avere un valore aggiunto: “Non vedere non significa avere precluse possibilità ma, semplicemente comporta la necessità di fare tutto in un modo un po’ diverso” .
E’ così che la lettura non rimane ad appannaggio esclusivo di chi vede, come potrebbe invece essere scontato e ovvio pensare, ma, la letteratura e più in generale la cultura, in tutte le sue forme e manifestazioni può coinvolgere ed appassionare chiunque lo desideri.
Linda Legname, dirigente nazionale “Unione italiana ciechi e ipovedenti” che, a Caltanissetta, si occupa, tra le altre cose, di supportare, sostenere e coadiuvare quelle famiglie in cui sia presente un componente non vedente o ipovedente, animerà sempre per Sicilia dunque penso, insieme ad altri componenti dell’associazione, un laboratorio tattile, che si terrà nelle mattine del 5 e 6 ottobre in Corso Umberto.
Ciò che si svolgerà nel corso del laboratorio resta una sorpresa, che verrà svelata soltanto a chi vorrà essere presente ma … il titolo del laboratorio ‘Incroci’ fa chiaramente emergere lo spirito dell’iniziativa: un momento ricreativo aperto a tutti, giovani, adulti e bambini, vedenti e non vedenti, di qualsivoglia nazionalità.
Per concludere vi lasciamo uno spunto su cui riflettere: molte volte ciò che è diverso spaventa, ciò che è diverso è difficile da accettare e da comprendere, e anche se si cerca di immedesimarsi nella condizione altrui, non sempre si ottiene il successo sperato “Provare a tenere gli occhi chiusi per qualche minuto, oppure per qualche ora, non basta. Essere ciechi è cosa diversa da non vedere”. Sono queste le parole di Mauro Marcantoni, giornalista e scrittore italiano che, in poche righe sottolinea l’importanza o meglio la necessità di integrare chiunque nella nostra quotidianità, senza badare alle diversità, senza ritenerle un handicap, ma piuttosto, come una scoperta di un mondo diverso e altrettanto ricco e variegato come lo è quello di ognuno di noi.
Tre giorni dunque per riflettere, su una società fatta da tanti, da diversi, fatta da opposizioni e contraddizioni che in questo festival ci auguriamo diano vita ad uno auspicabile legàme.