Salute

Mussomeli, la festa di Gesù Nazareno ed il cuore dei “santariisi”

Carmelo Barba

Mussomeli, la festa di Gesù Nazareno ed il cuore dei “santariisi”

Lun, 25/09/2017 - 18:00

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MUSSOMELI – La festa di Gesù Nazareno  è la festa per eccellenza, soprattutto, per il quartiere di Sant’Enrico che riesce a prolungare le ferie estive settembrine a diversi residenti nel quartiere. Una festa vissuta dai credenti con fede, ed attesa, con orgoglio dai “santariisi”, che non fanno mai mancare la collaborazione alle attività tradizionali annesse alla festa, come l’ “antinna” e a quelle altre che vengono poste in essere per animare le serate che precedono la festa. Un quartiere in movimento che ha espresso il suo gradimento con l’attiva partecipazione agli eventi. Ma bisogna anche riconoscere che dietro a tutto questo c’è stata una efficiente organizzazione ed articolazione che ha saputo esprimere al meglio le potenzialità di cui ha potuto disporre, avvalorata da condivisione ed operosità. Il Parroco don Francesco Mancuso, pertanto, è pensabile che possa ritenersi soddisfatto della collaborazione riscontrata nel concreto nello svolgimento degli eventi annessi alla festa di Gesù Nazareno, (gara dei carrozzoni, degustazione penne alla norma e ballo liscio, e gara dell’albero della cuccagna), grazie, appunto, all’apporto della Confraternita, dell’apposito Comitato festa, presieduto da Salvatore Caruso e degli sponsor che li hanno sostenuti, del Coro parrocchiale che ha animato le varie liturgie, e di quanti, nel silenzio e nell’anonimato, hanno dato la preziosa collaborazione che profuma di attaccamento alla parrocchia, al quartiere e a tutta la comunità. Infine, da registrare  la notoria generosità  del quartiere, sempre pronto a dare risposte. Un esempio, secondo alcuni, da imitare, a sostegno delle tradizioni, ormai radicate nel territorio. Intanto, il percorso processionale riconducibile al quartiere, presente anche don Francesco Lomanto è risultato, in perfetto orario con fervorino finale, ringraziamenti  e benedizione finale da parte del parroco don Francesco Mancuso.