Mafia, Fiammetta Borsellino: “Stato ascolti nostro urlo di dolore. Riaprire processo, ma Procura di Caltanissetta ha uomini e mezzi?”

“Il nostro silenzio e’ stato dettato dal rigore e da una necessita di sopravvivenza. Noi denunciamo anomalie che hanno caratterizzato la condotta di politici e magistrati dei processi Borsellino I e II, anomalie condotte da uomini delle istituzioni. Nella Procura di allora c’erano Tinebra, Di Matteo, la dottoressa Palma e altri. Ricordo che tra quelli che andarono via e presero le distanze da quel modo di fare le indagini c’era la dottoressa Boccassini. Quando intendo anomalie, parlo di verbalizzazioni, interrogatori, sopralluoghi non corretti”. Fiammetta Borsellino e’ intervenuta oggi a ‘La radio ne parla’, su Rai Radio1. Rispondendo alle domande delle conduttrici, la figlia minore del giudice ha aggiunto: “Le mie denunce non sono un mero dibattito tra me e il procuratore Di Matteo, questa semplificazione fa molto comodo a chi sta bene nascosto nell’ombra. E’ una semplificazione che toglie l’attenzione al nostro fine, che e’ quello di addivenire alla verita’. Il nostro e’ un urlo di dolore. Ho scritto una lettera al Csm chiedendo al presidente della Repubblica quali sono le iniziative che il Consiglio ha ritenuto di intraprendere dopo quanto deciso il 19 luglio. Noi in quella lettera chiediamo, come dice lo stesso consigliere Morgigni, se nella condotta dei magistrati dei processi Borsellino I e II si siano verificate queste anomalie. E’ vero che si puo’ tornare ad aprire un processo, ma la procura di Caltanissetta ha uomini e mezzi? Mio padre si meritava questo… dopo 25 anni, quasi tutto e’ compromesso”

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