Di seguito alle carenze di acqua per uso irriguo lamentate dai coltivatori agricoli del comprensorio gelese e niscemese e sulla scorta della denuncia di patiti furti d’acqua presentata presso il Commissariato di Gela da personale del Consorzio di Bonifica Gela 5, la Polizia di Stato ha avviato un’intensa attività info-investigativa volta all’individuazione dei responsabili dei furti. E’ stato intensificato il controllo del territorio nelle aree rurali e nel corso di detti servizi, giovedì scorso, gli agenti del Commissariato in c/da Torricella/Cattiva, agro di Gela, hanno accertato la manomissione di un’unità irrigua gestita dal consorzio e l’abusivo allaccio alla stessa. Gli agenti, con l’ausilio di tecnici del consorzio, hanno appurato che l’abusivo allaccio faceva confluire un abbondante flusso di acqua in due invasi utilizzati per l’irrigazione dei campi. E’ stato, inoltre, verificato che l’unità irrigua era regolarmente protetta da una cabina di ferro con una porta d’ingresso chiusa da un lucchetto e che non vi erano segni di scasso o forzatura lasciando presupporre che chi aveva manomesso l’impianto fosse in possesso delle chiavi. Nella circostanza, nei pressi di uno dei due invasi presso cui confluisce l’acqua rubata, è stata fermata un’autovettura con due uomini a bordo, uno dei quali utilizzatore dell’invaso. I due sono stati, pertanto, sottoposti a perquisizione, estesa anche al mezzo, al cui interno è stata rinvenuta la chiave per aprire la cabina posta a protezione dell’unità irrigua. Ulteriori accertamenti hanno consentito di individuare l’altro utilizzatore del secondo invaso; entrambi, agricoltori niscemesi, rispettivamente di 83 e 27 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela per furto di acqua.
Furto d’acqua, denunciati due agricoltori niscemesi
Mar, 19/09/2017 - 13:09
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