MUSSOMELI – Col ritorno dell’estate Mussomelese, con la prevista articolazione delle attività serali, ritorna vivace il dibattito anche sul social circa l’orario di chiusura degli eventi serali soprattuto per il rispetto altrui che per motivi di lavoro deve alzarsi presto, nella quotidianità, per raggiungere la sede di lavoro. Un argomento che, nel passato, ha suscitato e suscita problematiche esplicitate dai tanti internauti che sull’argomento ne fanno una tavola rotonda. Tutto trae origine dal post sul profilo Fb di Giuseppe Mantio che così scrive: “A proposito di “estate mussomelese”. Leggo con grande attenzione ed interesse il programma di agosto e settembre ricco di serate musicali nei locali per dare un contributo alla “movida” locale. Da abitante di Mussomeli sono contento che i giovani possano avere delle attrazioni che li impegnano in loco evitando magari di andare fuori ed esporsi a potenziali pericoli. Sono anche soddisfatto che anche per gli adulti gli eventi rappresentino occasioni di svago a ritmo di musica approfittando dell’atmosfera estiva. Soprattutto sarei più contento se oltre al divertimento si potesse anche evitare che lo stesso si prolunghi oltre gli orari consentiti dalla legge e rispettando i decibel, impedendo conseguentemente ai residenti della zona un riposo consono alle loro necessità, tanto personali quanto soprattutto professionali. Alle esigenze di ogni esercente che investe per richiamare gente con musica ed attrazioni corrispondono medesime necessità di persone che investono in riposo per soddisfare le esigenze della famiglia attraverso il lavoro di tutti i giorni. Auguro a tutti una serena prosecuzione dell’estate nel rispetto reciproco. Ognuno faccia la sua parte: l’esercente, il cittadino soprattutto l’amministrazione comunale”. Il post evidentemente ha scatenato il dibattito a distanza. Infatti, sono tanti i commenti al riguardo e la signora Sorce così scrive: ” ma questi signori amministratori comunali ci pensano che c’è gente che la mattina si alza per andare a lavorare !” . Ha risposto direttamente il primo cittadino precisando che “ gli amministratori come me hanno anche l’ obbligo di pensare a tutte quelle attività imprenditoriali (come i pub, pizzerie e locali) che non hanno la fortuna di poter contare su una entrata fissa mensile e che trovano nel periodo estivo un momento per poter aumentare il proprio fatturato potendo così offrire occasioni di lavoro, seppur stagionali, a tanti ragazzi.
Peraltro un amministratore deve pensare anche al fatto che incentivare le attività locali significa anche evitare che tanti ragazzi la sera si spostino in altri paesi con possibili ricadute sulla sicurezza (rientrare a tarda ora con macchine) da un lato e spostamento di risorse economiche in altri territori dall’ altro.
Certamente le ordinanze che vengono rilasciate a questi locali impongono il rispetto di valori, in decibel, che sarà doveroso ribadire ancora una volta. Il mio vuole essere un intervento di chiarificazione orientato a spiegare e far comprendere alcune scelte, dietro le quali per quanto mi riguarda c è sempre un ragionamento. Comunque l’orario di chiusura degli intrattenimenti musicali é in genere sino alle ore 1,30 ( a meno di specifiche ordinanze che sono pubblicate nell’ albo pretorio del comune, sezione ordinanze). Inoltre, poiché il Comune non è dotato di specifico regolamento comunale per la classificazione acustica, si stabilisce il limite di 70 decibel fino alle ore 22 e di 60 decibel dalle ore 22 alle ore 1,30”. Un argomento sempre attuale che comunque suscita incomprensioni , reazioni, ma anche condivisioni.