La prima parte del giro di Sicilia del candidato a palazzo d’Orleans, assieme a Di Maio e a Di Battista, si è conclusa venerdì con tappe a Cefalù e a Castelbuono. Riprenderà il 19 agosto con un comizio a Gela. Chiusura nel Palermitano il 28 agosto (comizio a Termini Imerese e passeggiata a Bagheria).
”ll calore che abbiamo incontrato è stato davvero notevole e non mi riferisco solo alle condizioni climatiche, anzi”.
Il bilancio della prima parte del tour #atuttaSicilia, a bordo di due pulmini elettrici, per il candidato 5 stelle alla presidenza della Regione Siciliana, Giancarlo Cancelleri, è più che positivo. Le prima tappe del giro dell’isola, a fianco del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e del deputato a Montecitorio Alessandro Di Battista, sono state un bagno di sudore, ma soprattutto, a tratti, un bagno di folla. Specie al momento della firma delle magliette del tour da parte dei tre parlamentari, che attivisti e simpatizzanti hanno letteralmente preso d’assalto alla fine dei comizi nelle varie tappe.
“Le piazze – dice Cancelleri sono state molte reattive ovunque, i siciliani ci hanno ascoltato con grande attenzione e partecipazione. Ci chiedono di andare avanti, sanno che la svolta è a portata di mano ma che non bisogna abbassare la guardia, cosa che, ovviamente, abbiamo ben presente anche noi”.
Da Marina di Ragusa a Castelbuono (tappe di apertura e chiusura della prima parte del tour) sono state migliaia le mani strette dai tre deputati, che hanno incontrato anche numerosi imprenditori negli incubatori di imprese innovative di Misterbianco e dell’università di Messina, che hanno parlato dei loro ambiziosi progetti, spesso mortificati da un politica finora assente.
Dopo la tappa finale a Castelbuono di venerdì scorso, con immancabile visita al “re” dei panettoni Fiasconaro, il tour è ora in stand-by, per riprendere il 19 agosto col comizio di Gela. Si chiude il 28 nel Palermitano con comizio a Termini Imerese e passeggiata a Bagheria.
“L’unica nota stonata del tour – afferma Cancelleri – è stata l’enorme difficoltà che abbiamo incontrato per la ricarica de pulmini elettrici. In Sicilia le colonnine sono quasi assenti, a dimostrazione del fatto che in questo versante siamo ancora molto indietro. Anche questa è una sfida che intendiamo raccogliere. La mobilità sostenibile anche da noi deve avere un notevole impulso”.