Le coste italiane non godono di buona salute: il 40% dei 260 ‘punti mare’ analizzati da Legambiente è risultato inquinato. In poco più di due mesi l’associazione ambientalista ha percorso 7.412 chilometri di costa italiana con la Goletta verde e dalle verifiche è emersa una consistente presenza di cariche batteriche al di sopra del limite di legge e un inquinamento legato soprattutto agli scarichi fognari non depurati. “Il mare italiano continua a soffrire – spiega Giorgio Zampetti – responsabile scientifico di Legambiente – e anche quest’anno i dati di Goletta Verde confermano la gravità della situazione, segnata anche dal problema dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalità ambientali che sfregiano coste e territori italiani”.
“Alla fine del nostro viaggio con Goletta Verde – racconta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, abbiamo deciso di consegnare 11 esposti alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera per 38 situazioni particolarmente critiche per mettere in atto controlli su tutte le coste e individuare le ragione dell’inquinamento”. In base alle verifiche derivanti dal viaggio di Goletta Verde di Legambiente molti dei 38 punti critici si trovano nel Lazio (8), in Campania e Sicilia (5) e in Calabria (7).
I rifiuti galleggianti sono un altro nemico del mare italiano. Dall’ultima indagine è emerso che il 96% dei rifiuti galleggianti è plastica. Nel 18% dei punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde è stata riscontrata la presenza di rifiuti di mancata depurazione: assorbenti, blister, salviette ma soprattutto cotton fioc. In 46 spiagge monitorate ne sono stati trovati quasi 7000, frutto della cattiva abitudine di buttarli nel wc.