PALERMO – L’equipaggio della Goletta Verde di Legambiente ha liberato al largo della spiaggetta di Sant’Erasmo, a Palermo, due esemplari di tartaruga Caretta caretta, salvate nei mesi scorsi e curate presso l’Istituto Zooprofilattico della Regione Siciliana.
Prima di essere rimesso in mare dai volontari di Legambiente, a uno dei due esemplari di tartaruga e’ stato agganciato un dispositivo di geolocalizzazione che permetterà ora di monitorare il suo viaggio nel Mediterraneo, in modo da studiarne i comportamenti e gli spostamenti.
Alle tartarughe, un maschio e una femmina, e’ stato dato il nome di Paolo e di Emanuela, in memoria del magistrato Paolo Borsellino e della sua agente di scorta Emanuela Loi, morti nella strage di via D’Amelio. “Cosi’ come lo scorso mese di maggio abbiamo voluto dare alla tartaruga che abbiamo liberato il nome di Giovanni, in memoria di Falcone e della strage di Capaci, oggi abbiamo voluto ricordare Paolo Borsellino e Emanuela Loi in prossimita’ dell’anniversario della strage di via D’Amelio – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. E’ un modo per ricordare i nostri concittadini uccisi dalla mafia con un messaggio di speranza e di riscatto per questa terra”.
Prima di essere rimesso in mare dai volontari di Legambiente, a uno dei due esemplari di tartaruga e’ stato agganciato un dispositivo di geolocalizzazione che permetterà ora di monitorare il suo viaggio nel Mediterraneo, in modo da studiarne i comportamenti e gli spostamenti.
Alle tartarughe, un maschio e una femmina, e’ stato dato il nome di Paolo e di Emanuela, in memoria del magistrato Paolo Borsellino e della sua agente di scorta Emanuela Loi, morti nella strage di via D’Amelio. “Cosi’ come lo scorso mese di maggio abbiamo voluto dare alla tartaruga che abbiamo liberato il nome di Giovanni, in memoria di Falcone e della strage di Capaci, oggi abbiamo voluto ricordare Paolo Borsellino e Emanuela Loi in prossimita’ dell’anniversario della strage di via D’Amelio – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. E’ un modo per ricordare i nostri concittadini uccisi dalla mafia con un messaggio di speranza e di riscatto per questa terra”.