Salute

Mussomeli, isola ecologica all’auditorium

Carmelo Barba

Mussomeli, isola ecologica all’auditorium

Mar, 11/07/2017 - 07:00

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MUSSOMELI – Con propria determina il primo cittadino di Mussomeli, Giuseppe Catania, ha attivato  l’isola ecologica presso i locali dell’auditorium comunale di via Della Regione da utilizzare fintanto che non si realizzi il definitivo Centro Comunale di Raccolta in contrada Poverone.  Polemiche a parte, insomma, l’amministrazione comunale tira dritto per la propria strada in attuazione del cronoprogramma che s’è dato. Giova infatti ricordare che lo scorso anno, per rispondere alle critiche ed alle accuse, gli amministratori realizzarono finanche un video per dimostrare che i carrelloni dove verranno raccolti i rifiuti differenziati, potranno tranquillamente essere posizionati all’interno dell’ex auditorium comunale, nonostante l’altezza degli ingressi impedisca ai camion di potervi accedere. Trasformato in Centro Comunale di Raccolta provvisorio con un impegno di 50.000 euro, l’immobile infatti presenta una trave trasversa che non è stata abbattuta e che aveva suscitato le critiche di un professionista locale.  Obiettivo dichiarato dall’amministrazione Catania col 2017, quello di abbassare le tariffe almeno del 20%.  Un obiettivo ambizioso che tuttavia risente di diversi ritardi accumulati finora, basti dire che già dallo scorso anno si parlava di dividere Mussomeli in quattro macro zone, dotando ogni zona di un mezzo con autista e operatore per raccogliere l’umido, l’organico, la differenziata e il secco, secondo un preciso calendario così che chi più diversifica più risparmia in bolletta. Calendario che potrebbe comunque partire adesso stante le determina del sindaco in materia che apre di fatto l’isola ecologica, avendo già acquisito i necessari pareri previsti dalla legge. “Preso atto –scrive Catania- che l’isola ecologica opera unicamente mediante cassoni scarrabili destinati a ricevere rifiuti non pericolosi di provenienza domestica ed urbani assimilabili a domestici (sfalci, imballaggi, ingombranti, apparecchiature elettroniche etc..). Dato atto che l’isola ecologica in questione utilizzerà unicamente cassoni scarrabili destinati a ricevere rifiuti non pericolosi di provenienza domestica e pertanto è tenuta a rispettare solo i requisiti di cui ai punti …”.  Si tratta di un lungo elenco di punti da rispettare tra cui figura: “Le operazioni ivi eseguite non devono creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori, né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse”.  Oppure ancora: “All’esterno dell’area dell’impianto devono essere previsti sistemi di illuminazione e apposita ed esplicita cartellonistica, ben visibile per dimensioni e collocazione, che evidenzi le caratteristiche del centro di raccolta, le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti, gli orari di apertura e le norme per il comportamento”.  Come già detto si tratta di un sito provvisorio in attesa che venga realizzato quello definitivo da parte dell’Ato (l’iter è già a buon punto) laddove sorgono gli ex ovili comunali che versano in totale stato di abbandono. Un progetto ex novo che ha rivoluzionato quell’ex amministrazione che aveva puntato su un altro sito, l’ex impianto di calcestruzzo di contrada Manca, ma non erano mancate proteste da parte di residenti e vicini. (di ROBERTO MISTRETTA)

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