Delitto piccolo Loris, al via a Catania il processo di secondo grado

Veronica Panarello e’ stata autorizzata dalla Corte a fare una visita alla tomba del figlio, visita che ha fatto venerdi’ scorso ed e’ durata due lunghe ore

CATANIA – Al via a Catania il processo di secondo grado a carico di Veronica Panarello, condannata con rito abbreviato in primo grado a trent’anni di reclusione per l’uccisione del figlio LorisStival, di otto anni. “E’ una giornata fondamentale, c’e’ una nostra richiesta di riapertura dell’istruttoria dibattimentale per una nuova perizia psichiatrica e una sollecitazione alla Corte per un confronto col suocero. Ci auguriamo che si arrivi alla modifica della sentenza” ha detto il difensore dell’imputata, Francesco Villardita. E ha aggiunto: “Ho visto Veronica Panarello una settimana fa e non c’e’ stato alcun tipo di modifica nella versione dei fatti, dice quello che ha sempre detto. Vuole pagare per cio’ che ha fatto ma, assieme a lei, deve pagare anche il responsabile dell’omicidio”.

Veronica Panarello e’ stata autorizzata dalla Corte a fare una visita alla tomba del figlio, visita che ha fatto venerdi’ scorso ed e’ durata due lunghe ore. “Davide Stival non ha gradito questa decisione poiche’ va spesso a trovare Loris al cimitero e si sarebbe potuto trovare fianco a fianco con una situazione fortissima dal punto di visto emotivo.
Si e’ indisposto perche’ l’ha saputo a cose fatte”, ha detto il legale del papa’ del bambino, l’avvocato Daniele Scrofani. “Davide sta cercando di voltare pagina, ha trovato un’occupazione dopo un periodo in cui non ha lavorato. Ora ha bisogno di serenita’ e oggi non e’ qui perche’ non si e’ voluto sottoporre a ulteriore stress” ha aggiunto.
“La vita del mio assistito e’ stata sconvolta, nessuno gli dara’ piu’ la sua esistenza. Con questo delitto, perpetrato da Veronica Panarello, sotto il profilo umano e’ stato ucciso”, ha affermato invece l’avvocato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, nonno di Loris e suocero di Veronica Panarello, che lo chiama in causa.
Andrea Stival “non si sottrarra’ al confronto” anche se, secondo l’avvocato, non solo “non servira’ a nulla” ma non verra’ nemmeno “preso in considerazione dalla Corte”, in quanto “inammissibile dal punto di vista processuale”.

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