Una situazione di emergenza che solo adesso si sta risolvendo in parte con il recupero di tombe risalenti agli anni Trenta e Quaranta con caratteristiche e misure adeguate alla nuove casse, prima fra tutte la larghezza (65 centimetri). Tombe vecchissime, senza lapidi, che hanno all’esterno una parete in muratura con la scritta del defunto seppellito e la data della morte.
Tombe in pieno abbandono contenenti solo resti mortali racchiusi in cassette che la direzione del camposanto, d’intesa con la custodia giudiziale affidata all’assessore comunale al bilancio pro tempore, sta spostando in altri loculi (ovvero le seste file) impossibile da raggiungere. L’operazione procede a spron battuto ed ha consentito di recuperare già venti loculi. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)