I quantitativi accumulati sono stati decisamente inferiori rispetto ai valori climatici di riferimento mostrando deficit idrici pari anche, sottolinea ancora il Sias, al 500%
I quantitativi accumulati sono stati decisamente inferiori rispetto ai valori climatici di riferimento mostrando deficit idrici pari anche, sottolinea ancora il Sias, al 500%. Ad aprile si sono verificati isolate precipitazioni su alcuni rilievi interni, mentre sulla piana di Catania, sul Trapanese e sul Siracusano le precipitazioni sono state poco rilevanti. A maggio in molte localita’ le precipitazioni sono state pari a zero, accentuando le difficolta’ idriche manifestatasi gia’ a marzo. Si e’ dovuto anticipare l’inizio della stagione irrigua negli agrumeti, iniziando a consumare le riserve idriche, gia’ non abbondanti. Quindi il 2017, ancora prima di iniziare il lungo periodo estivo, sempre quasi privo di piogge, ha avuto un andamento deficitario dal punto di vista pluviometrico a causa degli apporti nulli di maggio e a quelli poco rilevanti di aprile. In alcune aree come la piana di Catania, la piana di Gela, il Siracusano, la parte bassa dell’Ennese, il Trapanese, gli apporti pluviometrici sono stati decisamente inferiori alle medie climatiche di riferimento.
Coldiretti Sicilia lancia dunque l’allarme: “L’andamento delle pioggia, cosi’ come evidenziato dal Sias dimostra una variabilita’ pluviometrica che ci preoccupa”, dice il presidente regionale Francesco Ferreri, “in quanto dimostra quello che ormai e’ acclarato e cioe’ che i cambiamenti climatici dettano legge. La carenza di pioggia quindi necessita di interventi mirati che vanno dalla manutenzione del sistema idrico agli incentivi per il basso consumo, fino a una politica di rinnovamento degli enti preposti per l’irrigazione. Senza una strategia da avviare subito con un’attenta politica di salvaguardia idrica, in futuro i problemi si aggraveranno”.