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San Cataldo, migranti all’ex casa del Fanciullo. Lega: “Modaffari non perde occasione per mentire”

Redazione

San Cataldo, migranti all’ex casa del Fanciullo. Lega: “Modaffari non perde occasione per mentire”

Lun, 05/06/2017 - 10:55

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SAN CATALDO – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Il Sindaco Modaffari continua a non perdere occasione per mentire. In ogni momento di difficoltà e davanti a responsabilità che cadono esclusivamente su di lui e la sua amministrazione, trova sempre un capro espiatorio esterno a cui attribuire colpe. 

Nel corso di una trasmissione radiofonica, nella quale si discuteva dell’arrivo di 95 extracomunitari clandestini alla ex Casa del Fanciullo, alle pressanti domande del conduttore e degli intervenuti, tra cui il Comitato Spontaneo di San Cataldo, con una serie di goffe acrobazie verbali, e basandosi su atti amministrativi retrodatati, superati dai fatti degli ultimi giorni, e da atti amministrativi di cui ha esclusiva competenza (agibilità locali), come un novello Pilato al Processo, “dimenticando” le prerogative che la legge gli consente, si è lavato le mani tentando di attribuire ad altri la sua inadeguatezza o meglio, la sua cattiva volontà nell’affrontare il problema in maniera risoluta. 

Per sviare l’attenzione dal problema che sta alla base delle preoccupazioni dei cittadini, la sicurezza di bambini e famiglie di quel quartiere e dell’intera città, ha accusato, mentendo ancora, il Comitato che si sta occupando della raccolta firme, di essere parte integrante della Lega-Noi con Salvini, come se ciò fosse una colpa.

Di tale affermazione, ribadiamo la assoluta infondatezza, come già espresso dal nostro commissario provinciale, Arialdo Giammusso,intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Tony Accesi su Radio Cl1. 

Volendo concludere in maniera costruttiva, dandole dei consigli, vorremmo che il sindaco, dimentichi di essere l’uomo che non sbaglia mai, e soprattuto la smetta di essere nell’uomo che non chiede mai. Se veramente vuole difendere San Cataldo, chieda aiuto ai propri concittadini, mettendosi alla testa di una pacifica manifestazione pubblica che inviti il Prefetto a scegliere altre soluzioni. 

Purtroppo, San Cataldo non ha la fortuna di essere amministrata da sindaci come quelli di Mussomeli, di Marianopoli, di Serradifalco o di tante altre città d’Italia, che hanno saputo bloccare il fenomeno clandestini.

Sindaco pro-tempore: “se non è in grado di risolvere il problema, si dimetta!! Ci penseremo noi a risolverlo.”

I coordinatori cittadini, Lega-Noi con Salvini Josephine Sollami e Giuseppe Mancuso