Piazza Armerina, in manette pusher niscemese: nascondeva 30 grammi di marijuana

Piazza Armerina, continuano in modo serrato i controlli della Polizia di Stato nei luoghi frequentati dai giovani. Giovane di origini niscemesi trovato in possesso di 30 grammi di marijuana e di un bilancino elettronico di precisione. Arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione ai fini di spaccio di droga.

PIAZZA ARMERINA – Dopo essere stato “avvistato” dalle forze dell’ordine, ha tentato di dileguarsi a bordo della sua auto, accelerando bruscamente per le vie del centro di Piazza Armerina. Marco Cancilleri, niscemese di 32 anni gravato di numerosi precedenti, è stato fermato dalla polizia e perquisito. Nelle tasche del sospetto, rinvenuta una bustina in cellophane con 2,5 grammi di marijuana. I poliziotti, insospettiti dall’eccessivo nervosismo mostrato dal giovane, hanno proseguito senza soluzione di continuità, nell’effettuare una perquisizione presso la sua abitazione, rinvenendo all’interno di un giubbotto del CANCILLERI, altre cinque bustine di marijuana, avvolte in singole dosi, con del cellophane, per un peso complessivo di circa 30 grammi. Inoltre, all’interno di una stanza da letto della casa, è stato rinvenuto anche un bilancino elettronico di precisione, unitamente della carta stagnola, materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacenti.

Sulla base di quanto accertato il giovane, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, è stati dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana, e su disposizione del P.M. di turno, Stefania Leonte, dopo gli adempimenti di rito, è stato contestualmente rimesso in libertà.

L’ennesimo arresto di un giovane spacciatore, che si aggiunge a quelli dei giorni e dei mesi precedenti, testimonia il continuo ed incessante impegno nella provincia di Enna dalla Polizia di Stato, ed in modo particolare nella città dei mosaici, nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, che sempre più spesso vede purtroppo coinvolti numerosi giovani, anche minorenni che, inconsciamente, mettono a repentaglio la propria salute per “divertirsi”, nella maniera sbagliata.

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