Salute

Nel Solco dello Spirito: Tutto è compiuto…tutto da fare!

Don Salvatore Callari

Nel Solco dello Spirito: Tutto è compiuto…tutto da fare!

Lun, 05/06/2017 - 07:00

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(di don  SALVATORE CALLARI)

TUTTO    E’     COMPIUTO   …..   TUTTO    DA   FARE  !  occorre  una buona comprensione della espressione in titolo, per capirne l’esatto significato. E’ il giorno di Pentecoste , è il compimento finale , totale, della missione  o del ministero di Gesù. Ha fatto tutto quello che doveva fare . Ora è asceso al cielo. Nel giorno d Pentecoste  si effettua, diciamo a modo nostro, il trasferimento alla Chiesa, dei poteri, della missione di Cristo che li assume  avendo la promessa che  sarà aiutata dallo Spirito Santo, avrà la sua forza e godrà della sua ispirazione.  Tutto avviene in modo spettacolare ; la discesa dello Spirito Santo, nel rombo dell’uragano, l’apparizione delle lingue di fuoco e il  cambiamento più radicale dei discepoli, che da terrorizzati dalla paura diventano ardimentosi e coscienti di avere ricevuto, per dono, un mandato specifico; e annunciano il mistero di Cristo: “ Quello che voi avete crocifisso  è risuscitato, è vivo, ed è presente in mezzo a noi”.  Ed ecco l’inizio della Chiesa, abilitata  solennemente  a proclamare la Buona Novella del Vangelo e la facoltà di rimettere i peccati : “ Ricevete lo Spirito Santo, rimettete i peccati” Non si deve trascurare che lo Spirito è un dono del Padre, che lo dona sempre a coloro che glielo chiedono . Gesù lo ha donato ai discepoli soffiando su di loro il respiro dello Spirito Santo. Lo dà ora a noi  attraverso i sacramenti, in modo particolare, della Cresima. Ma non si può non rilevare che noi, non sempre ci accorgiamo e non accogliamo, e soprattutto, non percepiamo la presenza dello Spirito nella nostra vita. Forse, troppo, ci divincoliamo tra dubbi e fede e cadiamo nella situazione dei due discepoli di Emmaus con Gesù: “ i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo” , così come noi non lo vediamo che agisce nella vita della Chiesa  e dei  singoli. Forse lo abbandoniamo o forse lo rinneghiamo, ma Lo Spirito è presente. Gesù ha ordinato di essere “testimoni” di Lui e della nostra fede. Testimoni vuol dire avere certezze  da comunicare, ed ecco il ministero della evangelizzazione. Vuol dire avere convinzioni ferme, irrinunciabili, anche nelle difficoltà, ed ecco la testimonianza dei martiri. Vuol dire avere fiducia nella sua presenza, nel suo ruolo, nella sua disponibilità: “ Egli vi suggerirà quello che dovete dire dinanzi ai tribunali” ed ecco i confessori della fede. La Pasqua è l’arrivo- compimento ma lancia il nuovo corso con la Pentecoste, sotto la guida dello Spirito Santo, per annunciare la Verità e la conoscenza sicura della via della salvezza.

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