Tabulati telefonici, intercettazioni, perquisizioni e sequestri hanno accertato l’esistenza di una organizzazione specializzata nelle truffe sul web, tramite inserzioni su siti e-commerce, con a capo, Cristoforo Fama’, 35 enne di Licata, finito ai domiciliari.
LICATA – Pubblicavano annunci di vendita online ma al momento della spedizione della merce si volatilizzavano. Operazione contro le truffe sul web, stamattina, dei carabinieri della Compagnia di Licata, che hanno denunciato sette persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata alle truffe online.
Tutti licatesi i soggetti coinvolti nell’operazione, denominata “Pacchi.it”: F.C., 35enne (sottoposto agli arresti domiciliari, capo del sodalizio), P.A., 40enne (obbligo di dimora), C.S., 29enne (obbligo di dimora), B.A., 26enne (obbligo di dimora), T.A., 47enne (obbligo di presentazione alla p.g.), R.G., 24enne (obbligo di presentazione alla p.g.), G.D., 40enne (obbligo di presentazione alla p.g.).
L’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Licata e dal Nucleo Operativo e Radiomobile, ha accertato come il fenomeno delle truffe sul web “sia particolarmente radicato nel territorio licatese”. Le indagini, avviate nel 2016, hanno permesso di identificare un gruppo che, utilizzando noti siti web, inserivano offerte vantaggiose e, dopo aver ottenuto la caparra, solitamente per cifre non superiori a 500 euro, versate con bonifico online su carta prepagata o altre carte virtuali, facevano perdere le loro tracce. Ben 33 le denunce pervenute da tutta Italia alla Stazione Carabinieri di Licata.
L’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Licata e dal Nucleo Operativo e Radiomobile, ha accertato come il fenomeno delle truffe sul web “sia particolarmente radicato nel territorio licatese”. Le indagini, avviate nel 2016, hanno permesso di identificare un gruppo che, utilizzando noti siti web, inserivano offerte vantaggiose e, dopo aver ottenuto la caparra, solitamente per cifre non superiori a 500 euro, versate con bonifico online su carta prepagata o altre carte virtuali, facevano perdere le loro tracce. Ben 33 le denunce pervenute da tutta Italia alla Stazione Carabinieri di Licata.
Le indagini, avviate ne 2016 a seguito di numerose denunce presentate in diverse parti d’Italia, hanno permesso di identificare un gruppo di giovani, che, utilizzando piattaforme on-line come “Subito.it”, “Autoscout”, “Kijiji”, Ebay, Bacheca.it, inserivano delle offerte vantaggiose e dopo aver ottenuto la caparra, solitamente per cifre non superiori a 500 euro, versate con bonifico on line su carta prepagata di Postepay o altre carte virtuali, facevano perdere le loro tracce. L’analisi delle 33 denunce pervenute agli uffici della Stazione carabinieri di Licata, ha consentito di identificare i soggetti coinvolti. Tabulati telefonici, intercettazioni, perquisizioni e sequestri hanno accertato l’esistenza di una organizzazione specializzata nelle truffe sul web, tramite inserzioni su siti e-commerce, con a capo, Cristoforo Fama’, 35 enne di Licata, finito ai domiciliari. Contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe on line. Eseguite, complessivamente, un’ordinanza applicativa di arresti domiciliari, tre di obbligo di dimora e altrettante di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.