CALTANISSETTA – Si è concluso con una performance teatrale dal titolo significativo PANTA REI il progetto pluridisciplinare “Crescere con il teatro” che ha impegnato per un anno intero più di cento ragazzi dell’I.C.S “P. Leone” di cui è D.S. Laura Zurli.
Il testo, completamente originale e inedito, è nato dalla vena artistica e creativa delle docenti Donatella Bognanni, Maria Catena Chiantia, Simona Ragusa che hanno accolto favorevolmente anche i suggerimenti dei ragazzi del laboratorio di scrittura creativa.
Il clima di fattiva collaborazione ha portato a una sincronia tra espressione verbale e linguaggio coreutico, al punto che la performance ha visto molte volte la compresenza sulla scena di attori e ballerini, creando momenti di intensa commozione tra il pubblico.
Di grande impatto emotivo e visivo anche la scenografia, con colonne doriche e muri in pietra, creati dagli alunni del laboratorio artistico sotto la guida dalla prof. Angela Scalzo, le coreografie sono state ideate e curate dall’ esperta esterna Mariella Rizza che, con professionalità, ha seguito le varie fasi della “crescita dello spettacolo”. Ha coordinato il progetto la prof.ssa Curatolo, si è occupata di luci e suoni l’esperta esterna Dalila Campisi.
Una vera e propria sinergia tra tutte le componenti della scuola, compresi i genitori che hanno cucito costumi e i docenti di indirizzo musicale che si sono esibiti in diretta.
Ispirandosi al mondo classico, fonte inesauribile di esempi e lezione di vita, il testo allude al pensiero di Eraclito secondo il quale tutto si trasforma incessantemente in un processo che dalla costruzione arriva alla distruzione e viceversa.
Solo il teatro, nato nella grande Ellade (in Grecia), e’ stato capace di sopravvivere alla forza del tempo che tutto distrugge, perchè il messaggio del teatro CLASSICO e’ rimasto immutato:avere una funzione catartica attraverso la rappresentazione della realta’
Nel testo teatrale il riferimento all’attualità è ’la vita dell’adolescente RONALD”, un ragazzo come tanti che vive in modo conflittuale il rapporto con gli adulti e i suoi coetanei.
Incapace di comunicare verbalmente il suo disagio, decide di costruire un muro nel proprio giardino, simbolo visivo ed evidente a tutti della sua chiusura verso il mondo.
Vittima di bullismo, Ronald ha scelto il silenzio come forma di difesa fino a quando la solidarietà di altri coetanei lo aiuterà a rimuovere il dolore e superare gli ostacoli. L’affetto della famiglia, supporto fondamentale per una crescita sana e consapevole, recherà il sorriso sul volto di Ronald.
Amicizia, famiglia e adolescenza sono i temi che si intersecano per tutto lo svolgimento fino ad arrivare al riferimento letterario di Giacomo Leopardi, il poeta che col cuore ha parlato ai giovani, la sua ginestra, il fiore delicato che continua a vivere fieramente in balia del Vesuvio diventa il correlativo oggettivo della forza insita in ogni essere vivente, e ancor più nei giovani adolescenti dei nostri tempi e il muro di Ronald, distrutto da tutti, è la metafora della speranza di vedere crollare tutti i muri che ancora oggi purtroppo continuano ad essere costruiti nel mondo.