VILLALBA – Il Comunicato stampa del Sindaco Alessandro Plumeri in ordine alle dimissioni dell’ex amministratore Giuseppe Guarino: “In riferimento alle dimissioni dell’Assessore e Vice Sindaco Giuseppe Guarino, ho dato corso alle consultazioni del mio gruppo politico relativamente alle azioni necessarie a ristabilire il quorum della giunta comunale. Come da regola condivisa in campagna elettorale, secondo il principio del consenso ricevuto, la scelta ricade sul consigliere Comunale salvatore Leone. Il quale è stato da me invitato ad assumere la carica di Assessore. Salvatore Leone nel ribadire la sua piena appartenenza al gruppo di Insieme per Villalba, mi ha comunicato la sua soddisfazione alla chiamata ed il piacere di voler fare questa esperienza. Tuttavia le sue aspettative di lavoro lo mettono in una condizione di non poter assicurare , almeno nel breve periodo , una presenza assidua ed un impegno pieno , così come la responsabilità della carica esige. Ritiene pertanto che un momento politico ed amministrativo di straordinario impegno , l’ego personale debba cedere il passo all’interesse generale il cui obiettivo deve essere il bene della nostra comunità. Sento il dovere di ringraziare pubblicamente il Consigliere Leone , per la sua umiltà, per il suo senso di responsabilità e non ultimo per il limpido gioco di squadra che ha messo in campo, tali sentimenti vanno evidentemente estesi alle persone a lui più vicine e che si sono spesi per la sua elezione. Ribadisco al Consigliere Leone la mia piena disponibilità a far si che anche lui possa vivere questa esperienza quando e se le condizione di impegno personale glie lo consentiranno. La nomina di Assessore conseguentemente ricade sul capo gruppo consiliare dott. Giuseppe Zaffuto, al quale viene chiesto di assumere il ruolo di Assessore pur mantenendo la sua posizione politica in Consiglio Comunale, per richiesta di tutto il Gruppo di IpV. Auguri di buon lavoro al dott. Giuseppe Zaffuto. Onore al Consigliere Leone per aver posto in essere sentimenti di responsabilità a cui il periodo politico che viviamo ci aveva disabituati”.
