TAORMINA – Due ‘zone rosse’, 10.000 uomini, limitazioni al traffico, divieto di sorvolo, stop temporaneo a Schengen, sbarchi di migranti vietati: sono le eccezionali misure di sicurezza per il G7 di Taormina, il vertice dei leader in programma venerdì 26 e sabato 27 maggio.
Il dispositivo messo a punto dai tecnici del Viminale prevede l’impiego di 7 mila uomini tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e forze armate, a cui sono stati successivamente aggiunti altri 2.900 militari. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha raccomandato il “massimo coordinamento” tra tutte le componenti impegnate nell’attivita’ di prevenzione e controllo, l’intensificazione delle attivita’ di intelligence e il rafforzamento dello scambio di informazioni tra i nostri 007 e quelli di altri Paesi.
Previste un’area di “massima sicurezza” e una “ad accesso riservato”, con tutta una serie di rigorose limitazioni: l’accesso sara’ consentito solo a quanti “appositamente autorizzati” dalle autorita’ di Polizia e ai possessori di badge. Inevitabili i disagi per i residenti: molte strade e piazze saranno chiuse al traffico, e riflessi sono prevedibili anche per la viabilita’ autostradale. Dalla mezzanotte del 22 maggio, e fino alla mezzanotte del 28, off limits “il trasporto di armi, munizioni, esplosivi e sostanze esplodenti, nonche’ di gas tossici” in un’area abbastanza estesa. Fino al 30 maggio, invece, resta sospeso il Trattato di Schengen, che consente la libera circolazione tra i Paesi dell’Unione europea.
La Regione Sicilia ha assicurato un piano sanitario capillare: a Taormina ci saranno sei ambulanze con medico, 12 di soccorso, un elicottero, una tenda di decontaminazione, un’unita’ di bio-contenimento, 4 posti medici avanzati. Presenti anche 5 ambulanze di rianimazione: l’incubo da esorcizzare e’ quello di un attacco chimico o biologico.
Ultime ore di preparativi anche per chi si prepara a contestare il vertice: il 26 maggio a Giardini Naxos ‘no G7′ in assemblea per “confrontarsi su economia, migrazioni, guerre, ambiente, conoscenza”. Il giorno dopo, sempre a Giardini Naxos, e’ in programma un corteo di cui il sindaco aveva chiesto lo stop. “Allo stato non ci sono elementi di rischio tali da vietarlo”, ha assicurato il prefetto di Messina, Francesca Ferrandino. I partecipanti secondo alcune stime non dovrebbero superare le 3.000-3.500 unita’.