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San Cataldo. Il sindaco Giampiero Modaffari replica all’on. Alessandro Pagano: “La Festa di Primavera, autofinanziata, è stata voluta dall’allora sindaco Torregrossa”

Redazione 1

San Cataldo. Il sindaco Giampiero Modaffari replica all’on. Alessandro Pagano: “La Festa di Primavera, autofinanziata, è stata voluta dall’allora sindaco Torregrossa”

Mar, 09/05/2017 - 22:07

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SAN CATALDO. Non s’è fatta attendere la replica del sindaco Giampiero Modaffari (nella foto) alla presa di posizione dell’on. Alessandro Pagano a proposito della Festa del santo Patrono. In una nota di stampa il primo cittadino ha sottolineato: “Negli ultimi anni ho spesso preferito non rispondere alle polemiche politiche pretestuose e strumentali: ma non si può rimanere inerti di fronte alle bugie e alle più basse strumentalizzazioni, soprattutto se condite da offese personali inaccettabili e fuori da ogni registro di confronto tra istituzioni. In merito alla presunta “sostituzione” della festa del Santo Patrono di San Cataldo con una atea e “pagana” manifestazione, semplicemente l’onorevole Pagano mente e sa di mentire. Forse è distratto da cose che non c’entrano con San Cataldo. Forse è ormai così lontano dalla nostra realtà da confondersi facilmente. Forse è ancora disorientato dal suo sballottolarsi a destra e a sinistra alla ricerca di una qualunque poltrona, prima con Berlusconi, poi con Alfano, poi con Alfano che appoggia Renzi e la (da lui tanto odiata) sinistra, adesso con Salvini e i secessionisti della Lega. Bando a ogni possibile equivoco: il 10 maggio si festeggerà la festa del Santo Patrono come ogni anno. Ci sono locandine già stampate da diverso tempo, con patrocinio dell’Amministrazione Comunale: ma forse l’On. Pagano è rimasto un po’ troppo a nord per accorgersene. Certo, ci sarebbe piaciuto contribuire con un maggior impegno economico, ma purtroppo la macchina amministrativa ereditata dopo 15 anni di amministrazioni a guida Pagano è ridotta ad un cumulo di macerie, di debiti e inefficienze. Così sono stato costretto a metterci la faccia a titolo personale con rapporti umani e collaborazioni che sono il frutto di tanto, tantissimo lavoro personale: andrebbe tributato un plauso enorme a tutta quella parte di cittadinanza che ha deciso di rendersi attiva e contribuire fattivamente alla buona riuscita delle varie fasi della ricorrenza, nel solco della tradizione locale che è anzitutto religiosa, e non come l’Onorevole che non ha risposto alla richiesta di sostegno anche economico avanzata dai componenti Confraternita di San Cataldo”. Il sindaco ha poi rivolto “Un vivo ringraziamento a quanti invece hanno accolto il mio personale appello ed hanno assicurato il loro contributo gratuito per la celebrazione della festa del Santo Patrono: la banda musicale “Gioacchino Rossini”, il Sig. Picone Gianfranco della ditta “Picone Fireworks s.r.l.” che garantirà un sobrio spettacolo pirotecnico, ai panificatori ed ai titolari di rosticcerie che assicureranno un rinfresco ai portatori della statua del Santo, ad Ivano Ferrara – Presidente della Compagnia “Teatro Insieme” – per avere accolto il mio invito di mettere in scena qualche commedia al Cinema Teatro Marconi il cui incasso sarà devoluto alla Chiesa Madre”. Riguardo alla Festa di primavera, il sindaco ha rilevato: “Quella che è la “Festa di Primavera” è semplicemente l’iniziativa che sosteniamo perché ritenuta interessante come attività strategica al fine di sostenere l’economia e le produzioni locali: la manifestazione, inoltre, è totalmente autofinanziata. La cosa, però, che certifica lo stato di confusione dell’Onorevole Pagano è un’altra: che la “Festa di Primavera” è stata voluta dal Sindaco Torregrossa, cognato del’On. Pagano e da lui sostenuto, che nel 2005 ha proposto e fatto approvare dalla sua maggioranza [Delibera di Consiglio Comunale n° 58 del 22/06/2005] il regolamento per la cosiddetta “Festa di Primavera”. C’è anche un’altra delibera di Consiglio Comunale la n° 21 del 13/03/2008, in cui l’allora altro Sindaco paganiano Di Forti proponeva l’elezione di 4 consiglieri all’interno del Comitato Organizzatore della “Festa di Primavera”, voluta da Pagano stesso. Quindi accusa me di fare qualcosa che ha voluto e fatto lui in passato. Insomma, niente di nuovo. Negli ultimi tempi le uscite dell’onorevole Pagano sono state tutte, nessuna esclusa, piuttosto infelici, e sono testimonianza del suo aver dimenticato la Città di San Cataldo e non averla protetta, dall’alto scranno della sua poltrona parlamentare, dall’assalto di leggi nazionali che l’hanno impoverita e ridotta allo stremo. Pur di mettersi in mostra prova a manipolare la Fede e la religione per scopi politici: non gli consentiremo di sporcare la festa del Santo Patrono. Il Consiglio è semplice: lasci perdere le vicende locali, perché è chiaro che questo territorio gli interessa per una cosa soltanto. I VOTI, QUELLI ELETTORALI OVVIAMENTE. Ed ancora se ritiene di assistere ad un rito “esoterico” o “pagano”, non venga in Chiesa Madre ad assistere alla celebrazione eucaristica in onore del nostro Santo Patrono San Cataldo e non si metta in prima fila come è solito fare per acquisire un minimo di visibilità ormai del tutto sbiadita”.