Le manette sono scattate per Salvatore Mingari Favvento, pregiudicato di 49 anni, Giacomo Catania, 38 anni, e Fabio Piccolo, di 40 anni, questi ultimi due ai domiciliari. Prendendo spunto dalle indagini emerse nell’ambito dell’operazione “Nick Name”, gli uomini della Sezione antidroga e crimine diffuso della Squadra Mobile e del commissariato di Leonforte, accertavano la costituzione da parte dei tre indagati di un sodalizio criminale dedito alla coltivazione e al traffico di marijuana, nel territorio dei comuni della provincia ennese di Leonforte e Nissoria. Custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta del Pm titolare del procedimento, presso la Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.
Le intercettazioni e i pedinamenti consentivano di documentare l’esistenza e l’attivita’ di una piccola ma ben funzionante associazione, il cui ruolo di primo piano era rivestito da Mingari, il quale curava in prima persona l’approvvigionamento dello stupefacente, destinando anche alla coltivazione, produzione e custodia della marijuana i terreni dell’azienda agricola di famiglia. L’uomo si avvaleva della collaborazione di Piccolo e Catania non solo per la conduzione delle piantagione, ma anche per lo spaccio della marijuana nel comune di Leonforte. Ulteriore aggravante per Mingari, quella di pretendere da alcune acquirenti, quale corrispettivo per la dose ceduta, prestazioni sessuali. Nel corso di un accertamento presso il fondo agricolo di sua proprieta’, venivano rinvenuti e sequestrati 350 grammi di marijuana, nonche’ un fucile calibro 12 a canne mozze, poi risultato rubato. Dall’ascolto delle conversazioni emergeva la particolare cautela adottata nell’utilizzo del telefono cellulare, con gli interlocutori che si esprimevano utilizzando una terminologia allusiva e preventivamente concordata. Nel corso delle perquisizioni, Mingari veniva trovato in possesso di circa 24 grammi di marijuana, venendo pertanto nuovamente denunciato.