ENNA – E’ scattata all’alba di domenica l’operazione Bucefalo, quando polizia e Guardia di finanza hanno circondato un tratto della Ss 117 Bis tra Piazza Armerina (Enna) e Mazzarino (Caltanissetta).
Dalle indagini coordinate dalla procura di Ennaera emerso che la strada era stata scelta per una corsa clandestina di cavalli con il calesse. Poco dopo l’appostamento di poliziotti e finanzieri, l’area lungo il percorso scelto per la gara ha cominciato a popolarsi di spettatori, ma anche di diversi motociclisti con il compito di “vedette”. Quando la corsa stava per partire e’ scattato il blitz che ha portato a 8 arresti in flagranza. In manette Salvatore Gagliano, 41 anni di Piazza Armerina e Andrea Crisione 52 anni di Caltagirone (Ct) accusati di essere organizzatori e promotori della gara, entrambi fantini. Inoltre sono stati arrestati i fratelli Salvatore ed Emanuele Puccio di 59 e 65 anni di Gela (Cl) accusati di essere gli organizzatori e promotori delle scommesse legate alla competizione, nelle cui abitazioni sono stati sequestrati diversi farmaci veterinari; Rosario Cassarino, 46 anni di Gela, fantino e proprietario di uno dei cavalli, Mario Novello, 40 anni di Grammichele (Ct), maniscalco che aveva con se gli attrezzi necessari a ferrare i cavalli, Calogero Abati, 20 anni di Piazza Armerina, collaboratore di Gagliano e Giuseppe Emmanuello, 38 anni di Gela accusato di essere il coordinatore delle vedette che dovevano avvisare dell’eventuale arrivo di forze dell’ordine. Per tutti e’ stata disposta la custodia cautelare agli arresti domiciliari.
I cavalli sono stati sottoposti alle analisi da parte di un veterinario dell’Asp per accertare se gli animali siano stati sottoposti a trattamenti con sostanze dopanti. Gli animali si trovano ora in custodia giudiziaria presso un maneggio. Vani i tentativi degli spettatori di dileguarsi quando sono sopraggiunti poliziotti e dei finanzieri che avevano bloccato le due vie di fuga in direzione di Gela e Piazza Armerina. Sequestrati circa 4 mila euro a numerosi scommettitori e 19 cellulari. Sui telefonini sono stati trovati numerosi messaggi sulla gara che doveva svolgersi, ma anche filmati di altre competizioni clandestine che si sono svolte in diverse localita’ siciliane.