Incontro tra il primo cittadino e la Nissa Rugby: troppi “intoppi” sul finanziamento, la società nissena pretende chiarezza e rassicurazioni
CALTANISSETTA – Si è svolta giovedì mattina al comune di Caltanissetta la riunione fortemente voluta dalla Nissa Rugby asd per fare chiarezza sulla vicenda del finanziamento che il capoluogo nisseno ha rischiato di perdere per il rifacimento del manto erboso dello stadio “Marco Tomaselli”.
La delegazione della Nissa, con a capo il vice presidente Andrea Lo Celso nonché consigliere regionale FIR e il delegato provinciale della stessa federazione rugby Michele D’Oro, sono stati ricevuti dal sindaco Giovanni Ruvolo, dagli assessori Carlo Campione e Giuseppe Tumminelli e dall’ingegnere capo dell’ufficio tecnico Tomasella.
Il sindaco ha voluto rassicurare la società nissena: l’intenzione dell’Amministrazione è quella di realizzare il progetto, e poter rigenerare il manto dello stadio con un sintetico di ultima generazione, con impianto polivalente per rugby e calcio così come il bando evidenzia.
La Nissa Rugby rivendica un ruolo primario nell’iter che dovrebbe condurre all’ottenimento di questo finanziamento. La società nissena e la Federazione Italiana Rugby (FIR) con l’interesse in prima persona del presidente regionale Orazio Arancio, hanno invitato l’assessore allo sport Marina Castiglione, alla partecipazione al bando CONI “sport e periferia” esponendosi lo stesso Arancio come consigliere nazionale CONI. Una volta presentato il progetto, dopo mesi, Caltanissetta viene a sapere di essere vincitrice di tale bando e che successivamente sarebbero stati conosciuti i fondi acquisti. Durante questi mesi é sempre stata cura ed interesse della Nissa Rugby nella persona del consigliere FIR Lo Celso, informare e preoccuparsi dello stato di avanzamento di tale bando con gli assessori al ramo Tumminelli e Campione, i quali rispondevano di non avere ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte del CONI. In data martedì 9 maggio alle ore 18.30, il consigliere regionale FIR Lo Celso è stato contattato telefonicamente dell’ingegnere federale rugby responsabile degli impianti in Sicilia, il quale chiedeva delucidazioni sul perché la città di Caltanissetta fosse l’unico comune in Sicilia a non avere presentato la documentazione adeguata per l’erogazione della somma assegnata di 960 mila euro. Lo stesso Lo Celso, tempestivamente contattava telefonicamente informando dell’imminente scadenza del suddetto bando, gli assessori Tumminelli, Campione e il vice sindaco Margherita per poi “collegarli” la sera stessa con l’ingegnere federale che in collaborazione con l’ingegnere capo dell’ufficio tecnico di Caltanissetta, Tomasella, il giorno successivo riuscivano a completare tutta la documentazione utile per non mandare in fumo il finanziamento a fondo perduto.
Ritornando all’incontro di giovedì, si sono chiariti i vari passaggi dell’intera vicenda, che hanno messo in evidenza un gap da parte dello stesso ingegnere dell’ufficio tecnico di Caltanissetta Tomasella a livello informatico, che a causa di un passaggio tra un “sistema operativo” ed un’altro, hanno fatto “perdere” le mail che il CONI aveva inviato. La società nissena preso atto di ciò, esponeva i propri timori e i dubbi su tutta la vicenda che aveva del surreale, i quali si confermavano nel momento in cui veniva chiesto di visionare il progetto inviato e vincitore di finanziamento. I documenti e la proposta presentata, non era altro che un “vecchio progetto” per la realizzazione di un campo di calcio in erba sintetica approvato dalla federazione italiana dilettantistica gioco calcio, e non di un campo polivalente uso rugby/calcio per come il finanziamento stesso prevedeva. Nell’imbarazzo generale e nell’incredulità da parte della società Nissa Rugby, l’assessore Tumminelli ha rassicurato i presenti sostenendo che trasmetterà delle integrazioni che modificheranno il progetto tramite la richiesta di pareri ai tecnici ingegneri della federazione italiana rugby.
La Nissa Rugby sottolinea che tutto ciò ha dell’incredibile, le vicende accadute sono davvero incomprensibili. Da un lato la volontà espressa dal sindaco Ruvolo di portare avanti il progetto di uno stadio polivalente dove il rugby si possa esprimere al meglio; dall’altro un ufficio tecnico che dovrebbe essere il fulcro del progetto, ma prima per problemi informatici perde le comunicazioni del CONI e poi per “superficialità progettuale”, rischia di perdere un finanziamento di 960 mila euro a fondo perduto che può dare lustro ad uno stadio e ad una intera città. La Federazione Italiana Rugby nella persona del presidente regionale Orazio Arancio, prendendo atto delle incresciose vicende, intende con l’ingegnere di competenza FIR incontrare il sindaco Ruvolo e l’ufficio tecnico per fare luce sull’accaduto ed avere spiegazioni su tale progetto, inoltre si vuole ricordare che il finanziamento vinto e l’interesse da parte della stessa federazione, di certo non prevedevano la realizzazione di un campo da calcio.