Niscemi, due fratelli in manette: spaccio e detenzione di droga

Due fratelli niscemesi con precedenti, sottoposti a controllo nei pressi della loro abitazione, sono stati trovati  in possesso di 58 grammi di hashish e di 20 di marijuana

Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, e dell’attività di contrasto al mercato illecito degli stupefacenti nella giornata di ieri , gli uomini del Commissariato di Niscemi, diretti dal Commissario Capo Andrea Monaco, hanno tratto in arresti due fratelli, Salvatore Iudica classe 1991 e Andrea classe 1996, entrambi con precedenti specifici, sorpresi nella flagranza del reato di detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, violando il disposto dell’art. 73 D.P.R. 309/1990.

I due giovani, venerdì mattina, sono stati oggetto di una perquisizione domiciliare. Il controllo ha dato esito positivo: sopra il tavolo della cucina sita al terzo piano dell’abitazione, è stato rinvenuto uno scatolo di cartone con una tavoletta di hashish di 35 grammi circa e custodite all’interno di un porta sigarette, 12 stecchette di hashish del peso netto di 17 grammi circa pronte per la cessione a terzi. In un secondo contenitore di sigarette in metallo venivano rinvenuti altri 4 pezzetti di hascish del peso di 6 grammi netti e all’interno di un pacchetto di sigarette un ulteriore pezzetto della stessa sostanza del peso netto di 8 grammi.

Sempre nel corso della perquisizione domiciliare gli operatori hanno rinvenuto, custodita all’interno di un barattolo di vetro, della marijuana del peso complessivo di 20 grammi circa. Inoltre, veniva rinvenuta la somma complessiva di 221,50 euro circa, suddivisa in banconote di medio e piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio, oltre ad un taglierino, due coltelli ed un bilancino di precisione, materiale indispensabile per il taglio e la pesatura dello stupefacente.

Alla luce di quanto rinvenuto, ultimate le formalità di rito, i due fratelli IUDICA sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione del P.M. di turno, venivano condotti presso la loro abitazione in regime di custodia a disposizione dell’A.G. procedente, mentre lo stupefacente unitamente alla somma di denaro ed al materiale necessario al peso ed al confenzionamento dello stesso veniva sequestrato.

 

 

Condividi