L’art.24 della legge n.164 del 2014 “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio” disciplina la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. Con il concetto di “baratto amministrativo” si introduce la possibilità di scambiare il mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, offrendo all’ente comunale, e quindi alla comunità territoriale, una propria prestazione di pubblica utilità, integrando il servizio già svolto direttamente dai dipendenti e collaboratori comunali.
“Una possibilità – secondo Rino Genco – per dare respiro ai tanti nostri concittadini in difficoltà economica ed allo stesso tempo eseguire dei lavori di utilità sociale. Il rispetto della dignità umana passa anche nel rendere la rigidità della finanza e dei conti comunali più umani, nel rispetto della legge sul “Baratto Amministrativo” che permette l’utilizzo di questo strumento.”