MUSSOMELI . Da una nota del movimento politico Pensare solidale: “Protocollata il 15 Maggio, dal Consigliere Comunale di Pensare Solidale Salvatore Cardinale presso gli uffici comunali, l’interrogazione avente per oggetto il “Baratto Amministrativo”, sono passati 17 mesi da quando i Consiglieri Comunali del PD e PDR, presentarono la mozione sul Baratto Amministrativo con relativo Regolamento in Consiglio Comunale, in quella seduta, data la convergenza di tutti i gruppi politici ad avere un documento condiviso, si decise ad unanimità di rinviare a data da destinarsi la trattazione della mozione. Nei giorni a seguire, si riunirono i rappresentanti di tutti i gruppi politici che apportando le dovute modifiche, giunsero ad una condivisione del documento. Da quel momento, quel documento è caduto nell’oblio dei cassetti comunali. “Nell’interrogazione – dice Cardinale – chiediamo al Presidente del Consiglio Gero Valenza, se è sua intenzione portare in Consiglio Comunale tale documento, per il sostegno alle fasce bisognose di contribuenti, così come presentata dai consiglieri di minoranza PD e PDR e modificata unitariamente dalle forze politiche in sede di tavolo di lavoro, ammesso che le intenzioni dei consiglieri sulla volontà di una sua approvazione siano rimaste invariate”.
L’art.24 della legge n.164 del 2014 “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio” disciplina la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. Con il concetto di “baratto amministrativo” si introduce la possibilità di scambiare il mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, offrendo all’ente comunale, e quindi alla comunità territoriale, una propria prestazione di pubblica utilità, integrando il servizio già svolto direttamente dai dipendenti e collaboratori comunali.
“Una possibilità – secondo Rino Genco – per dare respiro ai tanti nostri concittadini in difficoltà economica ed allo stesso tempo eseguire dei lavori di utilità sociale. Il rispetto della dignità umana passa anche nel rendere la rigidità della finanza e dei conti comunali più umani, nel rispetto della legge sul “Baratto Amministrativo” che permette l’utilizzo di questo strumento.”