PALERMO – Altri resti di ossa umane sono state rinvenute all’interno di uno squarcio, molto profondo, tra le montagne tra Corleone e Roccamena, scoperto nell’ottobre scorso. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un vero e proprio cimitero di mafia. Ma accertamenti sono in corso. Dai primi rilievi degli investigatori i resti delle ossa esaminate risalirebbero a circa i primi settanta, ottanta anni del secolo scorso, tra questi anche quelli di due ragazzini di eta’ compresa tra i 12 e i 14 anni. Fino a oggi sono stati scoperti i resti di quattordici corpi. In prima battuta, a ottobre scorso, i resti erano di sette corpi. Le indagini proseguono a piu’ ampio raggio, ma ancora non e’ stato possibile effettuare alcuna identificazione. Le indagini dei carabinieri vengono seguite dal procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci e dai sostituti Siro De Flammineis e Sergio Demontis.