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Fondo Pensioni. Messina (Ugl): “siamo critici, scelta non condivisa, le relazioni sindacali sono una cosa seria”

Redazione

Fondo Pensioni. Messina (Ugl): “siamo critici, scelta non condivisa, le relazioni sindacali sono una cosa seria”

Ven, 12/05/2017 - 09:22

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Le spiegazioni tardive fornite ieri alle organizzazioni sindacali dall’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei sulla norma che autorizza il Fondo pensioni all’acquisto degli immobili che una volta erano della Regione, tramite la creazione di un fondo interno allo stesso Fondo pensioni sono l’ennesimo esempio di un operato approssimativo del Governo regionale che si è ripetuto nell’arco dei cinque anni di governo targato Rosario Crocetta”.

A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’Ugl Sicilia.

Siamo di fronte ad una scelta, non la sola e neanche l’ultima con ogni probabilità – aggiunge il sindacalista – di un governo regionale che ha perpetrato un comportamento ostile al mondo sindacale e di disinteresse per le relazioni sindacali”.

“La posizione dell’Ugl è da tempo critica nel confronti dell’esecutivo regionale – sostiene Messina – perché ha ‘giocato’ con il mondo sindacale cercando il confronto ‘a convenienza’ e sempre in maniera parziale senza rispettare la rappresentatività e quindi i diritti dei lavoratori”.

“A questo va aggiunto – commenta il responsabile regionale dell’Ugl siciliana – un fatto singolare che ha visto protagonista il 12 aprile scorso l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, resosi protagonista in negativo di una convocazione, sull’argomento, tra gli altri, dell’acquisto degli immobili attraverso il Fondo Pensione, indirizzata a talune sigle sindacali e non ad altre”.

Sulla questione Messina rilancia precisando che: “Ricordiamo ai responsabili degli Uffici della massima carica istituzionale nella Regione siciliana, il Presidente dell’Ars per l’appunto, Giovanni Ardizzone, che nel settore del pubblico impiego regionale insistono molte sigle sindacali che hanno superato, nell’ultima misurazione Aran, la soglia minima della rappresentatività del 5 per cento. Eppure qualcuna non è stata destinataria della suddetta convocazione, fatto mai accaduto prima. Una caduta di stile che non avremmo mai immaginato in altri tempi”.

“Per l’Ugl nessuna operazione immobiliare verrà definita – dice – se prima non si procederà alla nomina dei componenti del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) del Fondo pensioni e non si chiarisca quali livelli di garanzia ci saranno per i lavoratori”.

“Il  governo faccia bene a nominare subito il Civ che manca ormai da anni -ribatte Messina – e anzi lo estenda, ed in questo l’intesa e totale con il cartello delle sigle sindacali del comparto dei dipendenti regionali, prevedendo anche la presenza di quei sindacati attualmente esclusi, creando subito tutte le condizioni utili a garantire la verifica costante di operazioni così delicate che mettono in gioco i soldi dei lavoratori”.

Auspichiamo – conclude – che all’incontro del 16 maggio, il presidente dell’Ars possa, in un confronto franco e leale, tener conto delle richieste di tutte le sigle sindacali, sensibilità e interesse al futuro dei dipendenti della Regione Siciliana”.

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