VILLALBA – Il gruppo consiliare “Amare Villalba” ha promosso la raccolta di firme invitando la cittadinanza a manifestare il proprio dissenso al business dell’immigrazione, dalla ore 9 alle ore 20, presso il gazebo allestito in Piazza Vittorio Emanuele, per domenica 23 aprile 2017 mediante la raccolta di firme, la cuipetizione è del seguente tenore: “ Con la presente petizione popolare, i cittadini firmatari, desiderano mettere a conoscenza tutte le istituzioni e le sedi deputate dell’impossibilità del Comune di Villalba ad accogliere nel proprio territorio eventuali migranti, rifugiati o richiedenti asilo, a causa della situazione disastrosa del territorio, privo di strade, delle ridotte possibilità d’integrazione degli stessi, vista la mancanza di lavoro anche per i residenti; e per ultimo, ma non per ordine d’importanza, per l’impossibilità di garantire la pubblica sicurezza. Questa raccolta firme inoltre ha lo scopo di impedire che anche nel nostro paese le cooperative possano lucrare milioni e milioni sui migranti, nascondendosi dietro una falsa solidarietà . Nessun razzismo! Diciamo no allo sfruttamento economico delle cooperative! No al business dell’immigrazione! No alla falsa solidarietà!”
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Leggo di un posto che si Chiama Villalba dove un gruppo consiliare non vuole gli immigrati, perché la situazione è disastrosa, mancano le strade.
Leggo di un posto che si chiama Villalba, dove un gruppo consiliare non vuole migranti, rifugiati, richiedenti asilo, perché son ridotte le possibilità di integrazione, manca il lavoro, non ce n’è neanche per i residenti, figurati per gli immigrati.
Leggo di un posto che si chiama Villaba, in provincia di Caltanissetta, in Sicilia, dove non vogliono gli immigrati perché è impossibile garantire la pubblica sicurezza.
Non è razzismo, per carità, si raccolgono le firme solo per “impedire che le cooperative possano lucrare milioni e milioni sui migranti”.
Leggo di Villalba, paese con meno di duemila anime, che negli ultimi 50 anni (la mia età, più o meno) ha perso più di metà della sua popolazione, migrata per il mondo a cercar fortuna, strade migliori, lavoro, sicurezza.
Villalba lentamente muore, ed oggi è un po’ più morta, perché dopo aver bussato alle porte del mondo, vuol chiudere le sue.
Migranti ed accoglienza? Parliamone davvero, senza preconcetti, non lasciate che la paura governi le vostre decisioni.
Informarsi davvero su questi temi non è difficile, noi siamo a disposizione, venite a trovarci nei centri che gestiamo, incontrate i nostri ragazzi, i nostri operatori, domandate pure tutto quello che volete.
Non staremo a ricordare il monito di Papa Francesco, secondo il quale “proteggere questi fratelli e sorelle è un imperativo morale”; la gestione dei migranti non è un fatto di fede, non è un dovere, è una scelta che deve essere razionale, meditata, discussa con serenità.
La gestione dei migranti, fatta con i giusti criteri, con correttezza ed onestà, è una opportunità per i territori che accolgono; le risorse vengono spese sul posto, lavorano i nostri ragazzi, acquisiscono competenze; i migranti che arrivano nel circuito SPRAR sono giovani, uomini e donne, famiglie con bambini; hanno voglia di integrarsi, di apprendere e di lavorare. Non si tratta di pericolosi estremisti, o di delinquenti; sono potenziali futuri cittadini, che ci portano il loro contributo di speranza, la loro voglia di futuro.
Gisella Mistretta
Cresciuta a Villaba
Presidente Stella Maris Sicilia