Napoli, false cittadinanze: 300 coinvolti. Anche calciatori Serie A Italia e Brasile, e League 1 francese

Dietro compenso di denaro hanno consentito a circa 300 cittadini brasiliani, tra cui calciatori militanti nelle massime divisioni dei campionati italiano, francese e portoghese, di ottenere la cittadinanza italiana in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla legge e aggirando i vincoli di tesseramento.

I Carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) hanno arrestato il responsabile dell’ufficio di Stato civile di un Comune del Napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative di Terni, in Umbria.

Sedici i calciatori indagati. Tutti brasiliani. L’unico a giocare in Italia é Bruno Henrique Corsini (Palermo serie A). Gli altri sono: Gabriel Boschilia, del Monaco (Ligue 1 francese), impegnato in Champions League; Silva Eduardo Henrique, dell’Atletico Mineiro (Serie A Brasile); Colcenti Antunes Eduardo e Ferrareis Gustavo Henrique dello Sporting Club Internacional (Serie A Brasile); Dos Reis Lazaroni Guilherme Henrique, del Red Bull (serie B Brasile) e Vancan Daniel, del Gil vicente FC (Serie B portoghese).

Le squadre coinvolte vanno dalla serie A alla serie B del calcio a cinque.

Serie A:  Palermo, Monaco (League 1 francese), Atletico Mineiro (Brasile),  Sporting clubIinternacional (Brasile).

Serie B:  Red Bull Brasil.

Calcio a cinque: Ferrara kaos futsal, Rieti, Pescara.

L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dei due indagati, eseguita stamattina dai carabinieri, è stata emessa dal gip del Tribunale di Nola (Napoli) su richiesta della locale Procura (procuratore aggiunto reggente Stefania Castaldi e sostituto procuratore Francescapaola Colonna).

Il responsabile dell’ufficio di Stato Civile di un Comune del Napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative di Terni sono accusati, a vario titolo, di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (Fonte napoli.repubblica.it)

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