ROMA – “Secondo quanto riferito dalla Prefettura di Enna nel 1997 la Procura di Caltanissetta apri’ un fascicolo conoscitivo sull’eventuale presenza di scorie radioattive all’interno della miniera di Pasquasia (Enna) disponendo appositi sopralluoghi e prelievi di materiali organici e inorganici: nel 2006 e nel 2012 sono stati eseguiti controlli in relazione alla presenza di sostanze radioattive nel sito e non sono stati rilevati in aria ratei di radiazioni ionizzanti“. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il question time alla Camera. “Analoga verifica – ha spiegato – e’ stata condotta nell’acqua superficiale della diga Morello, nel territorio del Comune di Villarosa (Enna), a valle del sito, dove non e’ stata riscontrata la presenza di emissioni radioattive. Le uniche emissioni riscontrate derivano dall’isotopo 40 del potassio, la cui radioattivita’ e’ di origine naturale, e dall’isotopo 137 del Cesio, quest’ultimo riconducibile a deposizione di ricadute atmosferiche di particolato originato da eventi di fallout remoti nello spazio e nel tempo“.
“La Prefettura di Enna ha fatto presente, inoltre, che nella miniera risulterebbero presenti sorgenti radioattive dichiarate, costituite da Cesio 137, utilizzate nel monitoraggio dei flussi di minerale, nonché nell’impianto di pesatura automatica e comunque utilizzate nel ciclo produttivo dell’attivita’ estrattiva. Tali sorgenti sono state parzialmente rimosse e smaltite secondo la normativa vigente. Sono, tuttavia, ancora presenti nel sottosuolo della miniera altre due sorgenti di Cesio 137, non ancora rimosse a causa dell’inaccessibilita’ del sottosuolo. Anche il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, su delega della Procura della Repubblica nel 2001, ha proceduto ad effettuare la misurazione della radioattivita’ ambientale con esito negativo”
Galletti ha reso noto che, “sempre secondo quanto riferito dalla Prefettura di Enna, da gennaio 2016 e’ in corso un’attivita’ d’indagine del Nucleo Investigativo, coordinata dalla Procura Distrettuale di Caltanissetta, in ordine alla possibile presenza, nella miniera dismessa di Pasquasia, di rifiuti speciali non meglio indicati“. “Secondo quanto riferito dalla Procura di Siracusa e’ stata compiuta dagli indagati, la bonifica dell’intera area sequestrata in agro Melilli, in zona litorale. Quanto all’indagine aperta negli anni Novanta dalla Procura di Reggio Calabria i relativi procedimenti sono stati all’epoca inquinati“. “Sono stati avviati i lavori per la realizzazione del progetto di ‘Monitoraggio ed Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate’, con la collaborazione del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, realizzato per le Regioni Obiettivo Convergenza. Daro’ mandato alle competenti Direzioni generali del mio Ministero di verificare la possibilita’ di estendere i rilievi di tale progetto anche all’area in esame. Allo stesso modo daro’ mandato ad ISPRA, nell’ambito del Sistema Nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, di svolgere un ruolo di coordinamento finalizzato ad armonizzare, da un punto di vista qualitativo e quantitativo, le attivita’ di sorveglianza e controllo delle Agenzie sul territorio”, ha concluso Galletti.