CALTANISSETTA – “Emerge l’assenza di misure di tutela dei magistrati legata al fatto che non ci sono i mezzi. Si tratta di un momento in cui occorre che le istituzioni intervengano perche’ il lavoro dei magistrati possa svolgersi sul piano della sicurezza nel migliore dei modi possibili”. E’ l’appello del procuratore di Caltanissetta Amedeo Bertone, lanciato dai microfoni della Tgr Rai Sicilia dopo l’inquietante raid nell’ufficio di Lia Sava, procuratore aggiunto della Procura nissena. La scoperta al ritorno dalle vacanze di Pasqua. Qualcuno e’ entrato nella stanza del magistrato, al quarto piano del Palazzo di giustizia, mettendo tutto a soqquadro. C’era il computer acceso e alcune piante erano state scaraventate a terra. Il procuratore generale Sergio Lari ha garantito indagini serrate anche per accertare se siano stati sottratti dei file con notizie riservate. La competenza e’ dell’autorita’ giudiziaria di Catania. Al vaglio le falle sul fronte della sicurezza. Pare infatti, che il sistema di telecamere non funzioni. Lia Sava e’ uno dei magistrati del pool che si occupa delle stragi.