RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La mostra di Giovanni Boldini al Complesso del Vittoriano (dal 4 marzo al 16 luglio 2017) è forse l’ultima occasione, per il pubblico italiano, per ammirare il ritratto di Donna Franca Florio: capolavoro del grande artista italiano, celebre per avere mirabilmente ritratto le donne più belle ed affascinanti d’Europa al tempo della Belle époque. L’opera, infatti, che costituiva il “pezzo pregiato” dei saloni liberty del Grand Hotel “Villa Igiea” di Palermo, è coinvolta nel fallimento “Acqua Marcia” Caltagirone e, se venduta all’asta, sarà per sempre sottratto al patrimonio storico-artistico nazionale e alla pubblica fruizione. I curatori della superba mostra al Vittoriano, che accoglie opere dai più prestigiosi musei d’Europa, definiscono la grande tela “l’Ospite d’eccezione”.
Donna Franca Florio (all’anagrafe Donna Franca Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano),fu la bellissima ed amatissima consorte di Ignazio Florio, figura storica ed autorevolissima di uomo d’impresa siciliano del primo Novecento. Egli commissionò al più quotato artista del tempo, Giovanni Boldini, il ritratto della moglie.
Il linguaggio pittorico di Boldini evolve fino allo sfaldamento dinamico del colore mediante pennellate guizzanti e veloci. Nei ritratti Boldini studia l’aspetto anatomico e fisiognomico con occhio indagatore, rigoroso ed efficace. La raffinata espressività del suo stile pittorico attrae soprattutto una committenza aristocratica e alto-borghese.
Ignazio Florio non poteva che rivolgersi a lui per il ritratto della bellissima ed affascinante Franca.
Il Ritratto di Franca Florio esposto a Roma è l’opera più celebrata ed alta del pittore vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. In esso egli seppe esaltare in modo mirabile l’aristocratica e delicata bellezza di Donna Franca Florio.
Per il rilievo che Boldini merita nella storia dell’arte come ritrattista (suoi sono anche i due ritratti più noti di Giuseppe Verdi) e per l’importanza del ritratto di Franca Florio come espressione più alta e matura alta della sua arte, le istituzioni preposte, MIBACT, Regione Siciliana e Comune, si adoperino affinché l’opera non finisca in mani private. Il dipinto è già vincolato, quindi non può varcare i confini nazionali.
Questo, tuttavia, non basta ad evitare che venga acquisito da privati.
Per evitare che ciò accada, le istituzioni esercitino i diritti previsti per legge sull’opera e si impegnino a facilitare ogni iniziativa tesa ad acquisire al pubblico patrimonio un’opera fortemente identitaria di un’artista, di un’epoca e di una terra – la Sicilia – nella quale i Florio seppero generare quella “Palermo felicissima” che giunse a definire Donna Franca Florio “Regina di Sicilia”.
Insomma: non possiamo assistere inerti al continuo depauperamento (furti, danneggiamenti, terremoti, aste, alienazioni) del nostro consistente, ma non infinito, patrimonio storico-artistico.
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
Liliana Gissara – Vicepresidente regionale di Italia Nostra Sicilia