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Caltanissetta, la casa circondariale apre le porte alla scuola

Redazione

Caltanissetta, la casa circondariale apre le porte alla scuola

Ven, 14/04/2017 - 12:20

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CALTANISSETTA – Visita presso la casa circondariale di Caltanissetta: questa l’ultima tappa, espletata il 22 marzo scorso, del percorso formativo, svolto dalla classe quarta sez. F del Liceo Scientifico A.Volta.  L’iniziativa, sostenuta dal Dirigente Scolastico prof. Vito Parisi, si inserisce nell’Educazione alla cittadinanza attiva, ambito per cui l’offerta formativa del liceo nisseno ha sempre mostrato costante impegno e particolare attenzione per le tematiche sociali.

La fase propedeutica dell’attività ha previsto la lettura in classe del testo “Il futuro sarà di tutta l’umanità”, che si presenta come una ricerca aperta, un viaggio compiuto dall’autrice Antonella Speciale, a partire dagli I.P.M. fino alle carceri di “fine pena mai”. Il testo della Speciale è un’opera corale e collettiva, dove emergono situazioni problematiche e soprattutto si affrontano problemi legati alla possibilità di integrazione, di cambiamento che non sempre il carcere permette. Un viaggio al quale gli alunni, guidati dalla prof.ssa Agata Trovato e dalla prof.ssa Alba Speciale, insegnante in quiescenza del Volta, si sono uniti, esprimendo considerazioni personali.

Ad accogliere gli alunni il Direttore Belfiore Angelo, i Commissari di polizia Solemi Francesco e Matrascia Marcello, gli educatori Miraglia e Saverone, nonché il cappellano padre Alessi.

L’incontro si è svolto all’interno della cappella del carcere, dove gli studenti hanno avuto la possibilità di rivolgere ai detenuti le loro domande, ascoltando, con palese coinvolgimento, le loro sensazioni e idee riguardo la vita da recluso. Sono state inoltre lette alcune testimonianze raccolte dall’autrice Speciale nel suo libro. La delegazione dei carcerati ha partecipato con interventi toccanti, suscitando emozioni forti tra gli ospiti. Unanime la considerazione per cui “E’ bello vedere detenuti, educatori volontari e alunni tutti allo stesso livello; tutti mostrano i propri sentimenti, portando le proprie esperienze, emozioni, opinioni da condividere senza vergogna”, come si legge nel testo da cui si è partiti e come si è sperimentato durante l’incontro.