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Ance Sicilia, da Caltanissetta lancia appello al Presidente Mattarella: “Politica blocca sviluppo”

Redazione

Ance Sicilia, da Caltanissetta lancia appello al Presidente Mattarella: “Politica blocca sviluppo”

Mer, 12/04/2017 - 11:33

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CALTANISSETTA – Il Comitato di presidenza dell’Ance Sicilia, riunitosi a Caltanissetta, ha stigmatizzato il comportamento della classe politica e della burocrazia regionali, “palesemente nemico dello sviluppo dell’Isola”, e ha deciso di convocare la Consulta regionale delle costruzioni – che comprende tutte le associazioni degli imprenditori e dei professionisti e i sindacati – per lanciare un estremo appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinche’ intervenga per “l’urgente ripristino delle normali condizioni di gestione della collettivita’ da parte delle istituzioni democratiche”. “Infatti, se da un lato – lamenta l’Associazione dei costruttori – in Sicilia non si bandiscono piu’ gare d’appalto, lasciando il settore all’agonia cui e’ stato condannato dal 2007 con una perdita di oltre centomila posti di lavoro e la chiusura di migliaia di imprese, dall’altro lato la Regione sembra confermare anche nella Finanziaria in via di approvazione all’Ars la tendenza, costante negli ultimi anni, di aumentare le spese correnti e improduttive e di dirottare risorse economiche dalle voci dello sviluppo verso quelle degli stipendifici e delle clientele elettorali”. “Una lunga serie di storni – non ultimo quello dei fondi Fas spesi lo scorso anno per stipendi invece che per infrastrutture – evidentemente commisurabili – secondo l’Ance Sicilia – al reato di distrazione di fondi, perpetrata con indifferenza, spregio dei tanti siciliani onesti che soffrono per la mancanza di lavoro e con una arroganza tale da mai temere di suscitare l’attenzione delle autorita’ competenti”. La denuncia dell’Ance Sicilia parte dall’Osservatorio sui bandi di gara pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione. “Nel 2016 – ricorda l’Associazione costruttori – sono state bandite appena 96 gare d’appalto per 142 milioni di euro. Si registra un crollo del 56,36% rispetto alle 220 gare del 2015, nonche’ del 48,35% rispetto ai 275,7 milioni di euro offerti al mercato delle opere pubbliche nell’anno precedente. Le province piu’ colpite dalla paralisi sono state Siracusa (-85,71% di gare e -77,11% di importi), Caltanissetta (-84,62% di gare e -75,12% di importi), Palermo (-54,39% di gare e -57,24% di importi) e Catania (-53,13% di gare e -56,80% di importi)

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