Mussomeli, incerta per il 2017 sacra rappresentazione de “La Passione di Cristo”

MUSSOMELI – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa di Salvatore Giardina, attore e regista, negli anni precedenti, della sacra rappresentazione “La Passione di Cristo”

“Date le continue domande che, mi vengono continuamente poste, circa la non messa in scena della sacra rappresentazione “La Passione di Cristo”, in occasione della prossima Pasqua, credo sia giusto e doveroso, renderne note le motivazioni, nel rispetto di tutti coloro che ci hanno sempre seguiti e sostenuti e, mi riferisco principalmente, ai tanti visitatori accorsi da ogni parte, nonché a tutti coloro che si sono spesi in prima persona, per la messa in scena dell’evento (figuranti, collaboratori volontari ed esercenti). In molti, increduli, mi chiedono e si chiedono, i motivi per i quali un evento così bello, ben collaudato e ben strutturato, non debba essere riproposto, i motivi sono diversi, ed è giusto fare chiarezza. Questo ambizioso progetto, era stato ripreso lo scorso anno (2016) dopo 3 anni sabatici, le nostre aspettative però, erano ben altre, ci aspettavamo che un evento del genere, venisse preso in seria considerazione dalla nostra amministrazione, ed invece con il senno di poi, non è stato affatto così. La dimostrazione di ciò, trova testimonianza nel fatto che, nel corso dell’anno, non ho ricevuto da parte loro, nessun segnale in tal senso. A dire il vero, tale percezione, la ebbi l’estate scorsa, allorchè, in occasione di un comizio tenutosi in Piazza Roma (al quale assistetti in prima persona), fu stilata ed enunciata dagli amministratori, una relazione, tramite la quale venivano rese note le iniziative promosse dalla stessa nel corso del proprio mandato, venivano anche rese note le iniziative a venire, per le quali gli stessi, si sarebbero impegnati in prima persona ad avallare, tra queste, però, La Passione di Cristo, (svoltasi con grande successo qualche mese prima), non fu neanche menzionata. Premetto che, non è assolutamente mia intenzione alimentare nessuna polemica, ci tengo però a sottolineare che sono molto amareggiato e assai deluso, le belle parole devono sempre essere supportate dai fatti, diversamente le stesse divengono inutili proclami fini a se stessi. Chi parla di turismo a Mussomeli, non può che essere considerato un sognatore, è impensabile ipotizzarne un incremento, se alla base non vi è una pianificazione a lungo termine, non ci si può basare su una programmazione approssimativa e sommaria, pur essendoci le potenzialità, nel nostro amato “paesello”, non sussistono le condizioni, poiché il turismo possa prendere piede. L’evento “Passione di Cristo” (per quel che concerne la nostra cittadina), a detta di molti, nel circondario, è da considerarsi senza alcun dubbio, uno dei pochi eventi di spessore, in grado di far confluire da ogni dove, visitatori nel nostro paese, se l’evento, fosse stato adeguatamente promosso e pubblicizzato dalle istituzioni preposte, avrebbe avuto una risonanza molto più importante nel palcoscenico degli eventi più importanti della Sicilia. Purtroppo, anche in questo caso, solo parole: “gigantografie pubblicitarie in vari aeroporti, stazioni e nei più importanti capoluoghi siciliani, nonché passaggi televisivi. Così si era pronunciato il Vice Sindaco Canalella, il quale, dopo innumerevoli fiumi  di parole, si dileguò, venendo meno ai vari impegni di cui si era fatto carico. Tale approssimazione, determinò una promozione del tutto inadeguata e alquanto insufficiente. Una delle poche note positive di tutto ciò, è riconducibile all’instancabile Sebastiano Lo Conte, che nel corso degli anni, ha contribuito notevolmente in prima persona, ad impreziosire l’evento, grazie infatti, al suo estro e al suo impegno, è riuscito a curarne magistralmente le scenografie (si è sempre speso lodevolmente per il paese, a prescindere da tutto). Nel 2016, la rappresentazione, è stata messa in scena, grazie al cospicuo contributo economico delle varie attività commerciali locali e di qualche privato, grazie ai quali tutto è stato reso possibile, ma è del tutto impensabile, programmare l’organizzazione di eventi del genere, gravando solo ed esclusivamente sulle casse degli esercenti e sulle tasche dei privati, pertanto ci ritroviamo ancora una volta costretti a fermarci. Tramite l’Associazione che rappresento, ci stiamo impegnando a reperire i fondi necessari per poterla riproporre, l’errore di aver fatto leva su velleitarie aspettative, è da considerarsi una negativa esperienza dalla quale ripartire.”

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