RAGUSA – Vivian e Jospeh erano sbarcati a Pozzallo il 19 febbraio. Erano in tre, perche’ Vivian, 23 anni, aveva in grembo il suo bambino, che e’ nato il 3 marzo. Tre giorni dopo, pero’, la giovane mamma e’ morta. Stress da viaggio o una patologia? Lo chiariranno gli accertamenti medici. Il piccolo, nato all’ospedale di Modica. Joseph e’ cristiano, cosi’ come lo era sua moglie Vivian, e da subito aveva espresso il desiderio di accompagnare la sua sposa nel suo ultimo viaggio con un momento di preghiera. Cosi’, ventidue giorni dopo la morte, si sono potuti celebrare i funerali. Nella parrocchia Santuario Madonna delle Grazie di Modica, si e’ svolta la cerimonia funebre. Joseph e’ cristiano appartenente alla chiesa pentecostale. Anche questo particolare ha portato a riflettere: ci si e’ ritrovati insieme, italiani e stranieri, cristiani di confessioni diverse, anche non cristiani, a pregare insieme, ad accompagnare insieme Joseph nel suo saluto a Vivian, a sostenerlo in questo suo dolore, a incoraggiarlo a non perdere la speranza di vita, sua e di suo figlio. Sebbene il rito sia stato celebrato interamente in lingua inglese, c’e’ stata profonda partecipazione da parte di tutti. La comunita’ missionaria intercongregazionale ha aiutato nella preparazione e presidenza della cerimonia. La salma di Vivian e’ stata poi accompagnata al cimitero di Modica. Anche qui c’e’ stato un momento di preghiera e benedizione. Inni e canti, secondo tradizione africana, hanno accompagnato il momento della sepoltura. Vivian e il marito Joseph avevano lasciato il Ghana, paese di origine, diretti in Libia, dove entrambi avevano trovato lavoro: lei come donna delle pulizie, lui operaio in una ditta di costruzioni. Il lavoro non mancava, ma le condizioni di sicurezza in Libia diventavano insostenibili, giorno dopo giorno: violenze personali, percosse… quasi sempre spogliati dei guadagni messi da parte con il lavoro. Dopo oltre due anni in Libia, Vivian e’ rimasta incinta. La giovane coppia ha deciso allora di partire perche’ non vedeva, in quella situazione, alcun futuro per se’ e il bambino che doveva nascere. Hanno deciso allora di partire, di imbarcarsi inseguendo la speranza di pace e liberta’. Vivian e Joseph sono giunti a Pozzallo il 19 febbraio, dopo oltre due anni e mezzo trascorsi in Libia. Appena in tempo per dare alla luce il loro piccolo.